Attualità, 4/2010, 15/02/2010, pag. 139
I monumenti della memoria. Le vittime della Shoah come religione civile dell'Occidente
Dopo ogni celebrazione del giorno della memoria si discute sulle modalità del suo svolgimento e sulla sua efficacia. Il giudizio generale non è confortante; tuttavia, date la costellazione e la varietà delle iniziative, le valutazioni sono articolate e difficili da riassumere. Alberto Cavaglion, precoce, in tempi non sospetti, nel denunciarne i rischi, ora invita a discernere tra momenti celebrativi ricchi e spettacolarizzati e il lavoro povero condotto tra mille difficoltà all’interno delle strutture scolastiche da insegnanti, che assumono la giornata come occasione per inculcare nei giovani contromisure all’imbarbarimento delle nostre attuali società. Molte osservazioni legate alla dinamica propria di quanto è istituzionalizzato colgono nel segno. Vanno registrati però anche fenomeni che camminano, per così dire, sulle loro gambe: più che essere imposti si autoimpongono, per lo più, attraverso l’imitazione.
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