Attualità, 14/2009, 15/07/2009, pag. 459
Honduras - Crisi istituzionale: legalità incerta
L'intervento con cui il 28 giugno l’esercito honduregno ha costretto a salire su un aereo diretto in Costa Rica il presidente della Repubblica Manuel Zelaya e la successiva nomina di Roberto Micheletti a capo dello stato ad interim da parte del Parlamento hanno suscitato l’unanime reazione della comunità internazionale, che ha condannato il «colpo di stato» e chiesto l’immediato ritorno in carica del «governo legittimo». Assai più articolata, invece, la posizione della Chiesa locale. Il 3 luglio la Conferenza episcopale dell’Honduras (CEH) ha emesso il comunicato Edificare a partire dalla crisi, affermando che «le istituzioni dello stato democratico honduregno sono in funzione e le loro sentenze in materia giuridico-legale sono state conformi al diritto. I tre poteri dello stato (esecutivo, legislativo e giudiziario) sono vigenti sul piano legale e democratico secondo la Costituzione».
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