Attualità, 10/2007, 15/05/2007, pag. 354
Rendete a Cesare. L'effigie sulla medaglia e quella in noi
Vi sono parecchi casi in cui un detto, staccatosi dal proprio nido, viaggia per il mondo per conto suo. In questo novero rientra, di sicuro, anche il «date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio». Il passo, spesso citato solo nella prima parte, è diventato emblema della laicità della politica fondata sulla distinzione e sulla reciproca autonomia dei poteri della Chiesa e dello stato. Non è sempre stato così.
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.