Politica: più Vangelo e meno morale
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.
Presentato lo scorso 26 ottobre dalle competenti commissioni episcopali della Conferenza episcopale italiana, ma atteso almeno dal 2017 (cf. Regno-att. 14,2017,402), il documento La Chiesa cattolica e la gestione delle risorse finanziarie con criteri etici di responsabilità sociale, ambientale e di governance propone delle «linee guida per investire responsabilmente» in base non solo a criteri di esclusione come le black list, ma a criteri positivi, come i principi ESG – SRI, che tengono conto dell’ambiente, della governance e della responsabilità sociale. A questi vengono affiancati ulteriori criteri etici che caratterizzano l’attenzione tipicamente ecclesiale: non si investirà in settori di attività in cui siano assenti la «protezione della vita» (sostegno all’aborto, ricerche con tessuti embrionali, produzione di armi, ma con distinguo sul tema della difesa) e il «sostegno alla dignità umana» (discriminazioni «per razza, cultura, religione, sesso», pornografia, corruzione, applicazione della pena di morte, regimi totalitari, gioco d’azzardo…).
«Vuole essere uno strumento di orientamento e formazione a disposizione dei responsabili economici di diocesi, parrocchie, fondazioni di religione e di carità, congregazioni, associazioni e altri enti religiosi», ma «può essere anche un supporto per i privati che trovano nei principi della Chiesa cattolica le indicazioni di come operare in finanza coerentemente con i valori evangelici» (1.3).
Attualità
Documenti
Moralia
il Regno delle Donne
Newsletter
{{resultMessage}}
{{warningMessage}}
{{resultMessage}}