R. Kampling
Il tema della memoria, della «riconciliazione della memoria», acquisizione centrale del pontificato di Giovanni Polo II e sua impegnativa eredità, è l’oggetto di questo dossier, affidato alle riflessioni di Barbara Spinelli, Piero Stefani e Rainer Kampling.
Il tema trova la sua raffigurazione più alta nel gesto voluto e celebrato da Giovanni Paolo II nel cuore del giubileo del 2000: la richiesta di perdono per le colpe accumulate della Chiesa popolo di Dio, con le quali si è recata «offesa a Dio, danno ai fratelli e reso una contro-testimonianza al Vangelo».
Per il papa, il passato è al presente il luogo della responsabilità dei cristiani, secondo un’ermeneutica della storia che non considera il passato mai definitivamente compiuto. Il tema della purificazione della memoria è affidato a tutti per poter ricordare senza essere sopraffatti dal ricordo e percorrere il tempo futuro (Spinelli).
Questa riconciliazione non si compie definitivamente sul piano storico, ed evidenzia una dimensione trascendentale del ricordo: la purificazione piena della memoria è un mistero affidato alla Gerusalemme discesa dal cielo (Stefani).
Il gesto compiuto solennemente a Roma (12 marzo 2000) e prolungato drammaticamente a Gerusalemme presso il muro occidentale del Tempio (26 marzo 2000) descrive l’intuizione di una teologia di Israele in Giovanni Paolo II (Kampling), secondo una linea di riflessione simbolica che va da Roma a Gerusalemme.
Studio del mese - Inserto, 15/02/2004, pag. 135