Attualità, 16/2004, 15/09/2004, pag. 572
Annuncio cristiano. Il Vangelo nella debolezza
Dopo alcuni decenni di lavoro nell’emarginazione e fra i poveri, don Vinicio Albanesi propone come pastorale comune l’urgenza dell’annuncio. La frequentazione dei poveri rende evidente la necessità di trasmettere la verità cristiana per non spegnere la domanda di consolazione e di speranza. La scelta privilegiata dei poveri si rivela capace di modellare il compito dei pastori e delle comunità.
L’urgenza dell’annuncio kerigmatico o del «primo annuncio» deve prendere forma dalla conoscenza delle fragilità e delle possibilità dei nostri contemporanei. Il cammino catecumenale che la Chiesa italiana sta proponendo si può declinare nella forma scolastica delle verità. La via più efficace tuttavia sembra essere diversa: quella di accogliere e accompagnare le domande, nella testimonianza del Dio illuminato dal volto di Gesù.
Nel clima della secolarizzazione l’attesa religiosa non è scomparsa. Si esprime in forme diverse. L’attestazione della fede si produce secondo il modello della mitezza evangelica. L’appartenenza ecclesiale non è più il primo passo, ma l’ultima decisione per gli uomini e le donne che incontrano il Dio «tardo all’ira e pieno di amore».
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