Attualità, 6/2003, 15/03/2003, pag. 203
Ebraismo, cristianesimo e islam: un unico Dio e tre religioni
Come affrontare, nell'orizzonte di ciascuna delle religioni monoteiste, il tema dell'unico Dio di fronte all'esistenza delle altre due comunità di fede? In quale direzione cercare per abbozzare qualche risposta? In Occidente ci si è domandati, a partire dall'età medievale, quale significato teologico e culturale possa avere la presenza di tre religioni che professano l'esistenza di un unico Dio, facendo riferimento a vicende storiche, parole e personaggi in buona parte comuni. Verità e alterità sono i punti tensionali. Il pluralismo un'anomalia misteriosa. Ebrei e cristiani hanno riflettuto, di fronte all'esistenza dell'islam, sullo specifico delle loro rispettive tradizioni, mentre per l'islam la via seguita è quella che vede nel proprio Dio anche il Dio degli altri, ma lasciando irrisolta la necessità della presenza dell'altro. L'Occidente ha elaborato e sperimentato la via pratica della coesistenza tollerante, che mette tra parentesi il problema della verità. Il riferimento al popolo d'Israele e alle radici ebraiche della Chiesa arreca un apporto fondamentale alla ricerca.
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