K. Lehmann
II concilio ecumenico Vaticano II come processo ecclesiale aperto: è questa l'ermeneutica dell'avvenimento assunta dal card. Karl Lehmann, presidente della Conferenza episcopale tedesca, nel quarantesimo dell'apertura dell'assemblea conciliare. Per Lehmann è possibile una quarta fase nella ricezione del Concilio, dopo il periodo dell'entusiasmo, della speranza delusa, della fine delle contrapposizioni infeconde. Fare oggi memoria del Concilio mette alla prova la nostra vigilanza e la nostra disponibilità, la nostra capacità di conversione e la sensibilità della nostra fede. Assumere l’idea giovannea del Concilio come evento ecclesiale aperto risponde alle attuali esigenze della Chiesa cattolica di proseguire il proprio rinnovamento come concausa del rinnovamento dell’umanità.
Il teologo Peter Walter rilegge la costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen gentium a partire dal nucleo centrale del rapporto tra Chiesa locale e Chiesa universale. Egli ripercorre il filo della riflessione sin qui condotta dai cardd. Ratzinger e Kasper, autorevoli interpreti di posizioni diverse e raccoglie l’indicazione di Jean-Marie Tillard sulla Chiesa locale come figura dell’economia dell’incarnazione.
Studio del mese, 15/09/2002, pag. 632