L’attuale crisi economica non è la prima che il capitalismo affronta, poiché in realtà nel corso di un secolo e mezzo ha già conosciuto alcune grandi fasi di dissesto che sono state occasione di un nuovo ciclo d’innovazione sociale, in particolare nel campo dell’economia sociale e solidale. Quella di oggi si caratterizza per il profondo squilibrio economico, che va trasversalmente a sommarsi con quello politico, sociale ed ecologico (Lévesque). Nasce dalla separazione tra economia, finanza e società, che produce da un lato la destrutturazione del mondo che abbiamo conosciuto sinora, e dall’altro – seguendo la logica del produttivismo e della crescita come principale finalità sociale – una crisi antropologica che è rivelata dal diffuso disagio psichico e sociale (Mancini). Potrebbe anche essere l’occasione per avviare un nuovo ciclo d’innovazione sociale in grado di contribuire a una grande trasformazione e di delineare una nuova visione di economia e sviluppo sostenibili. Bisogna fare leva sulle iniziative della società civile che si richiamano al movimento altermondialista, su scala globale, e all’economia sociale e solidale, su scala locale. Ma occorre anche fare un salto di qualità: allargare le alleanze e attingere alle forze spirituali e cognitive di tutte le culture.
Nell’attuale contesto, segnato soprattutto dalle gravi tensioni interne alla Comunione anglicana (cf. Regno-att. 18,2007,610), il primo documento organico della IARCCUM, Crescere insieme nell’unità e nella missione (qui alle pp. 12ss) non poteva che offrire solo «un passo avanti» verso una ricezione autoritativa del lavoro dell’ARCIC. Mons. Longley, vescovo ausiliare di Westminster, vi dedica una «franca riflessione» che si sofferma tanto sul «contesto, la metodologia e la struttura» della dichiarazione concordata (sez. I) quanto sul suo «corpo principale», cioè la presentazione del grado di comunione raggiunto da anglicani e cattolici (sez. II), e sulle conseguenti proposte pratiche (sez. III), offrendone una valutazione dalla prospettiva dottrinale e pastorale cattolica.
E' ora di fare i primi bilanci, prendendo in considerazione tre aspetti:
la visita del papa, il suo discorso inaugurale e la V Conferenza, sotto tre
punti di vista: dell’evento, del messaggio e del documento finale.