Con la promulgazione delle nuove Norme sui delitti riservati alla Congregazione per la dottrina della fede, pubblicate il 7 dicembre 2021 dopo l’approvazione con Rescritto d’udienza del santo padre Francesco con cui approva le Norme sui delitti riservati della Congregazione per la dottrina della fede dell’11 ottobre, viene modificato e aggiornato il testo di Giovanni Paolo II, già emendato nel 2010 da Benedetto XVI. I delitti in questione, considerati i più gravi per la Chiesa, rimangono i medesimi, ma vengono coordinati con il libro VI del Codice di diritto canonico promulgato nel 2021 e altri provvedimenti normativi, come ad esempio i motu proprio Come una madre amorevole e Vos estis lux mundi.
Questo aggiornamento intende migliorare, grazie all’introduzione di modifiche procedurali, l’agire penale della Chiesa sui delitti riservati alla Congregazione, in particolare quelli contro la morale e la pratica dei sacramenti. Oltre alla revisione dei canoni sulla base del libro VI del CIC e dei motu proprio del 2019 si è compiuta una distinzione tra processo giudiziale e procedura extragiudiziale; si prevede la possibilità, in determinati casi, di rimettersi direttamente alla decisione del papa; sono modificati i termini per la presentazione dell’appello dopo la sentenza di prima istanza; si stabilisce la necessità di un patrono che assista l’accusato per garantirgli ulteriore difesa.
Giorgio La Pira nacque nel 1904 a Pozzallo, nella solare Sicilia sud-orientale, e morì nel 1977 a Firenze. Quando il futuro costituente cattolico, sindaco di Firenze e inesauribile promotore di progetti di pace fece la sua comparsa sulla terra, l’Italia viveva l’epoca liberale giolittiana e il mondo era nel pieno della stagione dell’imperialismo coloniale europeo e dello Scramble for Africa, della Dollar Diplomacy statunitense e della crisi della Russia zarista.
Attualità
Documenti
Moralia
il Regno delle Donne
Newsletter
{{resultMessage}}
{{warningMessage}}
{{resultMessage}}