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Attualità
Attualità, 2/1987, 15/01/1987, pag. 33

Italia-Intese: avventisti e pentecostali

R. P.

Leggi anche

Attualità, 2023-10

Italia - FUCI: cercatori di Dio

Clara Pomoni

Quasi due anni dopo ci siamo ritrovati, sempre nel monastero benedettino di Camaldoli, per gli «Stati generali della FUCI», durante i quali abbiamo approvato la Proposta formativa. Essa si rivolge a tutti quegli studenti e studentesse di buona volontà che desiderano coltivare una ricerca profonda di Dio, esercitare la propria coscienza per ritornare a dar senso alla vita, diventare tessitori di comunità vicini al proprio prossimo.

 

Documenti, 2023-9

La «dottrina della scoperta» non è cristiana

Dicasteri per la cultura e l’educazione e per il servizio dello sviluppo umano integrale

«La “dottrina della scoperta” non fa parte dell’insegnamento della Chiesa cattolica. La ricerca storica dimostra chiaramente che i documenti papali in questione, scritti in un periodo storico specifico e legati a questioni politiche, non sono mai stati considerati espressioni della fede cattolica. Allo stesso tempo, la Chiesa riconosce che queste bolle papali non riflettevano adeguatamente la pari dignità e i diritti dei popoli indigeni». La Nota congiunta sulla «dottrina della scoperta» dei Dicasteri per la cultura e l’educazione e per il servizio dello sviluppo umano integrale, pubblicata il 30 marzo 2023, ha voluto affrontare e risolvere definitivamente la questione della presunta «giustificazione teologica» data dalle autorità ecclesiastiche dell’epoca all’appropriazione delle terre degli indigeni da parte delle potenze coloniali. Il tema era riemerso periodicamente, ma soprattutto di recente in occasione della visita di papa Francesco in Canada (Regno-doc. 17,2022,532). La Nota ora pubblicata chiarisce anche che grazie a «un rinnovato dialogo con i popoli indigeni, soprattutto con quelli che professano la fede cattolica», la Chiesa ha acquisito «una maggiore consapevolezza delle loro sofferenze, passate e presenti, dovute all’espropriazione delle loro terre, che considerano un dono sacro di Dio e dei loro antenati, e alle politiche di assimilazione forzata, promosse dalle autorità governative del tempo, volte a eliminare le loro culture indigene».

 

Documenti, 2023-7

Strategie di plagio negli abusi

Alessandra Pozzo

Nato come contributo a un volume collettaneo uscito in Francia lo scorso anno (A. Danion-Grilliat, M.-J. Thiel, F. Trautmann, [a cura di], Abus sexuels. Écouter, enquêter, prévenir, Presses universitaires, Strasbourg 2022), il testo «L’uso dei testi ispirati nelle strategie di plagio» di Alessandra Pozzo, semiologa e ricercatrice al Laboratoire de recherche historique Rhône-Alpes CNRS di Lione, propone un’analisi di come i testi (e i contesti) possono essere manipolati da chi cerca d’ottenere il controllo delle coscienze dei propri sottoposti, nella vita religiosa in particolare. L’uso si contrappone all’interpretazione, l’estrapolazione alla contestualizzazione; il tutto contribuisce a creare una «cultura d’autorità» (non d’autorevolezza) che va nella direzione di far «cambiare l’opinione di qualcuno», quasi che il testo abbia un «carattere performativo» per convincere e favorire una forma di credenza granitica più che il dubbio. L’analisi letterale di un brano della Regola di san Benedetto sui diversi gradi dell’umiltà, che non tiene conto di altri passi della Regola stessa, come ad esempio quello sul discernimento, fa emergere la figura del superiore come «pericolosamente sovrapposta» a quella di «Dio stesso», e fa comprendere come il passo verso il plagio sia molto breve. Lo stesso, ma molto più accentuato, è presente in alcuni passi di un vademecum dei Legionari per l’esame di coscienza quotidiano.