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Attualità
Attualità, 2/1984, 15/01/1984, pag. 14

Da guerra tribale a scontro politico

R. B.

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Documenti, 2023-3

Confronto sul cammino sinodale tedesco

Mons. Georg Bätzing; card. Luis F. Ladaria Ferrer; card. Marc Ouellet

Dal 14 al 20 novembre si è svolta a Roma la visita ad limina dei vescovi tedeschi, che hanno incontrato il papa e vari prefetti di dicasteri vaticani. L’incontro, di cui sono stati pubblicati ufficialmente dalla Santa Sede alcuni interventi che qui riproponiamo, non è bastato a fugare le preoccupazioni della Santa Sede per il Cammino sinodale tedesco, di cui non condivide i presupposti e che continua ad apparirle come uno «scisma» strisciante.

Prova ne è la lettera (cf. qui a p. 108), che i prefetti dei Dicasteri per la dottrina della fede e per i vescovi, insieme al segretario di stato vaticano card. Pietro Parolin, hanno inviato in gennaio al presidente dei vescovi tedeschi mons. Georg Bätzing, in cui accusano il processo sinodale tedesco di voler minare l’autorità dei singoli vescovi nelle loro diocesi e quella della Conferenza episcopale tedesca introducendo un nuovo organismo decisionale nel quale sono presenti anche dei laici. Un’accusa infondata, secondo mons. Bätzing.

La quinta Assemblea sinodale a conclusione del Cammino sinodale della Chiesa in Germania si terrà a Francoforte sul Meno dal 9 all’11 marzo 2023.

 

Attualità, 2022-6

Guerra in Ucraina: illegale e illegittima

Intervista a Michael Walzer

Barbara Bertoncin, Stefano Ignone (a cura di)

Michael Walzer, filosofo politico, docente emerito dell’Institute for Advanced Study di Princeton, è stato condirettore per più di trent’anni della rivista Dissent, con cui tuttora collabora. L’intervista è stata registrata il 23 febbraio 2022, alla vigilia dell’aggressione russa all’Ucraina.

 

Attualità, 2022-2

Diritto canonico – Riforma. Con un metodo di ampio raggio

Salvatore Berlingò

Credo d’aver dato prova, in tempi non sospetti, del mio apprezzamento per l’idea già in passato espressa da Pierluigi Consorti sull’opportunità di una riforma del diritto canonico che non partisse dal «centro», procedendo in senso «verticale», ma coinvolgesse tutti gli operatori ecclesiali, ponendola al servizio di ogni genere di umana «periferia» (nelle più svariate accezioni, «esistenziali», oltre che «geografiche»). Non posso, quindi, non condividere la tesi di Consorti che afferma che di ciò dovremmo davvero farci carico, in quanto canonisti (ed ecclesiasticisti), come e più di altri studiosi della fenomenologia giuridica.