Il 20 giugno, in conclusione della 16a Assemblea generale della Conferenza delle Chiese europee (KEK) a Tallinn (cf. qui a p. 508), è stato pubblicato il Messaggio finale (2023cecassembly.org; nostra traduzione dall’inglese).
All’inizio del suo ministero episcopale nell’arcidiocesi di Torino, il neo-vescovo e teologo Roberto Repole aveva invitato le diocesi di Torino e Susa a riflettere sulla «questione essenziale, per la nostra Chiesa, di ripensare il nostro modo di essere presenti ed esistere come comunità cristiana sul territorio» e sulla «necessità anche urgente di ridisegnare il nostro modo di esistere, come Chiesa, sul territorio, al fine di continuare qui e ora a essere ciò che dobbiamo essere e a offrire il Vangelo alle donne e agli uomini che incontriamo e lo desiderano» (cf. Regno-doc. 13,2022,415).
A un anno di distanza, il 16 luglio, è stata pubblicata la Lettera pastorale sul futuro delle Chiese di Torino e di Susa, che annuncia «qualche passo concreto di cambiamento della nostra presenza sul territorio»: a livello parrocchiale, dove s’introdurranno delle équipe-guida di comunità; a livello di curia diocesana, che sarà ridisegnata; a livello di ministeri laicali e clericali.
«Ciò che stiamo vivendo e che ci viene chiesto è qualcosa di bello e avvincente. L’obiettivo è uno solo: essere una Chiesa fatta di comunità vive, nelle quali non solo si parla, ma si sperimenta davvero il regno di Dio, di cui la Chiesa è come un germe».
All’interno del processo della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione» (informalmente chiamata «Sinodo sulla sinodalità»), nei mesi di febbraio e marzo 2023 si sono svolte 7 assemblee continentali. Quella europea si è tenuta dal 5 al 12 febbraio, prima tra i delegati delle 39 Chiese membri del Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa (CCEE), poi tra i presidenti delle conferenze episcopali europee (cf. Regno-doc. 5,2023,140; Regno-att. 4,2023,73). Essa ha prodotto un testo che, rielaborato sulla base delle osservazioni pervenute, è stato consegnato alla Segreteria del Sinodo. Insieme a quelli delle altre assemblee continentali costituirà la base per la stesura dello «strumento di lavoro» (Instrumentum laboris) per la prima sessione dell’Assemblea sinodale, prevista per ottobre 2023.
Il Dossier conclusivo, com’è intitolato, presenta la fotografia di una Chiesa europea dove emergono tensioni irrisolte su molti livelli, trattate diffusamente nel c. 3 su «Le Chiese europee di fronte alla sinodalità: interrogativi e tensioni», e individua nello stile sinodale la modalità per ricomporle in «unità nella diversità».
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