La sensazione è quella del già vissuto. L’esplosione di uno scandalo a Roma può essere una sorpresa solo per chi non ha memoria. Con due varianti: o perché l’ha perduta o perché l’ha cancellata. Possono mutare le modalità e, naturalmente, i protagonisti, ma c’è una continuità di fondo che si fa evidenza storica per chi abbia la pazienza di prelevare dal passato, anche a caso, qualche campione significativo. Si va dalla remota sentenza di Giugurta, il re di Numidia, che descrive l'antica Urbs repubblicana come pronta a vendersi se avesse trovato un compratore, all'incredibile avventura post-papalina di quella Banca Romana che stampava due volte la stessa cartamoneta e teneva a libro paga i rappresentanti del popolo. Si passa da un Medioevo popolato di avventurieri senza scrupoli e simoniaci senza ritegno per giungere alle penultime poco memorabili gesta «palazzinare» e relativi manutengoli capitolini e/o ministeriali.
Il presente intervento di Domenico Rosati
dà seguito al dibattito sul tema "Chiesa e lavoro",
cui Il Regno ha dato voce a partire dalle riflessioni
di Sandro Antoniazzi su Regno-att. 20,2000,714.
PROFILI: Clemente Riva e le piaghe d�Italia
PROFILI
Rosminiano e ausiliare a Roma. La cura pastorale, la promozione umana, il dialogo con gli ebrei
Clemente Riva e le piaghe d�Italia
Io ero un contadino fino a 14 anni, avevo dimenticato di parlare e scrivere l�italiano; poi a un certo punto il Signore mi ha chiamato per andare in seminario. Si raccontava così Clemente Riva,...