Celebrare in sicurezza
Il 2 maggio è stato diffuso e pubblicato sui siti finesettimana.org, cercasiunfine.it e viandanti.org un appello dal titolo Celebrare in sicurezza, che chiede l'applicazione della massima cautela nella ripresa delle funzioni liturgiche pubbliche ed esprime l'auspicio che le celebrazioni riprendano solo quando potrà essere garantito il rispetto di tutte le cautele necessarie a impedire il contagio. Le firme di adesione si raccolgono fino al 9 maggio compreso, scrivendo a liberalizzazioneliturgie@finesettimana.org.
Appello: Celebrare in sicurezza
Lettera aperta alla cortese attenzione
della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana
della Presidenza del Consiglio dei Ministri
dopo la comunicazione del Card. Bassetti
2 maggio 2020
Da cittadine e cittadini di confessione cristiano-cattolica, confortati dalle parole del Papa e dall'intervento del Vescovo di Pinerolo (in data 28.04.2020), sopravvissuto a una gravissima forma di covid-19, desideriamo qui dare voce a quei credenti, laici e ministri ordinati, la cui prima preoccupazione è che la ripresa delle celebrazioni avvenga per tutti i culti solo quando possa essere garantito il rispetto di tutte le cautele necessarie a impedire il diffondersi della epidemia.
Considerando, nello specifico del culto cattolico, la natura della celebrazione eucaristica, i momenti di ingresso e uscita dalle chiese, la consacrazione del pane e la distribuzione della comunione, ci sembra che il rito della Messa presenti delle criticità evidenti e non facilmente superabili, se non a prezzo di uno stravolgimento della simbolicità dei suoi gesti, che non sarebbe accettabile sotto il profilo liturgico e teologico e difficilmente sufficiente sotto il profilo sanitario, come affermato ripetutamente da vari esperti in campo medico.
Pertanto ci sembra opportuno raccomandare la massima prudenza e un rinvio della ripresa per quanto cautelata delle celebrazioni pubbliche, finché non sarà possibile ovunque una celebrazione libera da modalità snaturanti e rischi seri per la salute, come fanno presente parroci che, da persone impegnate in concreto nella cura pastorale, sanno quali siano i gravi rischi ai quali si esporrebbe la salute sia dei ministri sia dei fedeli, non pochi tra loro di età avanzata.
In fede,
Antonio Autiero, Giovanni Bachelet, Maria Cristina Bartolomei, Ugo Basso, Luisa Benciolini, Paolo Benciolini, Carlo Bolpin, Ernesto Borghi, Gianfranco Bottoni, Mira Bozzini, Luciano Caimi, Fabio Caneri, Anna Carfora, Adriano Caricati, Angelo Casati, Francesco Castelli, Claudio Ciancio, Paolo Corsini, Bruna Costacurta, Rocco D'Ambrosio, Vincenzo Defilippis, Fulvio De Giorgi, Alejandro De Marzo, Franco Ferrari, Daria Gabusi, Giuseppe Grampa, Andrea Grillo, Gianni La Bella, Gianmichele Marotta, Licinia Magrini, Paolo Marangon, Vincenzo Marras, Giancarlo Martini, Giuseppe Mastropasqua, Clementina Mazzucco, Simone Morandini, Luigi Nason, Sergio Parazzini, Ugo Perone, Enrico Peyretti, Fabrizio Pieri, Giordano Remondi, Ugo Gianni Rosenberg, Francesco Maria Sanna, Isabella Santini, Laura Tafaro, Franco Totaro, Fabrizio Valletti, Marco Vergottini, Grazia Villa
Le firme di adesione si raccolgono fino al 9 maggio compreso.
L'adesione va inviata scrivendo al seguente indirizzo e-mail: liberalizzazioneliturgie@finesettimana.org.