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Documenti, 7/2024, 01/04/2024, pag. 250

L’attualità inattuale del dogma

Alberto Cozzi

La stagione di riforme nella quale si è avviata la Chiesa cattolica ha riaperto la questione del dogma, che in realtà è «un dossier che ha più di un secolo». Se ne è occupato di recente, con una relazione dal titolo «L’attualità inattuale del dogma», il teologo Alberto Cozzi, docente di Teologia sistematica presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale e membro della Commissione teologica internazionale, nell’ambito di un convegno di studio sul tema «Consenso democratico e verità cristiana. Dire la fede in un contesto pluralistico», organizzato dalla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale il 20 febbraio scorso. Nell’attuale cultura postmoderna «il sospetto dominante… è che ci sia un irrigidimento dottrinale dell’autocomprensione della Chiesa, bloccata nel riaffermare una Tradizione che la imprigiona su posizioni superate, rendendola incapace di far fronte alle sfide del contesto postmoderno». Tuttavia la comunità cristiana non può prescindere da una regolazione linguistica della propria fede, e questa postura rispetto al dogma è ancora riferibile a un rapporto negativo con la modernità: «Se la Chiesa si riappropriasse delle decisioni recenti che l’hanno portata a una simile postura di fronte alla cultura moderna, valutandone adeguatamente la provvisorietà, sarebbe più libera nel rispondere alle sfide attuali, connesse allo spazio pubblico pluralista e democratico».

 

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