Nel segno dell’arcobaleno
Lettera pastorale sulla sessualità umana
«Il segno dell’alleanza, l’arcobaleno, oggi è rivendicato come simbolo di un movimento allo stesso tempo politico e culturale. Riconosciamo quanto c’è di nobile nelle aspirazioni di questo movimento. Le condividiamo nella misura in cui parlano della dignità di tutti gli esseri umani e del loro desiderio di visibilità. La Chiesa condanna ogni ingiusta discriminazione, qualunque essa sia, anche quella che si fonda sul genere o sull’orientamento sessuale». A conclusione dell’Assemblea plenaria di primavera, il 26 marzo la Conferenza episcopale della Scandinavia (che comprende i vescovi di Norvegia, Svezia, Danimarca, Islanda e Finlandia) ha pubblicato una Lettera pastorale sulla sessualità umana. Il breve documento vuole indicare una direzione che tenga insieme il riconoscimento della dignità e l’accoglienza di tutte le persone – anche omosessuali per quanto non sia mai evocata questa definizione né la sigla LGBT –, con la riaffermazione dell’insegnamento cristiano tradizionale sulla sessualità.
Riconoscendo il principio della gradualità del percorso di fede, si afferma che c’è già «un enorme salto di qualità nel passare dalla promiscuità alla fedeltà, indipendentemente dal fatto che la relazione stabile corrisponda pienamente o meno all’ordine oggettivo di un’unione nuziale sacramentalmente benedetta».
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.