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Documenti, 7/2022, 01/04/2022, pag. 193

Praedicate Evangelium

Costituzione apostolica sulla curia romana e il suo servizio alla Chiesa e al mondo, 19.3.2022

Francesco

«Questa nuova costituzione apostolica si propone di meglio armonizzare l’esercizio odierno del servizio della curia col cammino di evangelizzazione, che la Chiesa, soprattutto in questa stagione, sta vivendo». Avviata nel 2015 – uno dei compiti affidati a Jorge Mario Bergoglio dal conclave che lo aveva eletto papa nel 2013 –, la riforma della curia romana arriva a compimento con la pubblicazione, il 19 marzo, della costituzione apostolica Praedicate Evangelium sulla curia romana e il suo servizio alla Chiesa e al mondo.

Il documento è stato elaborato in modo «sinodale», raccogliendo le osservazioni di tutte le conferenze episcopali su una bozza inviata nel 2019 (cf. Regno-att. 20,1019,581), e riordina in modo generale le numerose riforme intervenute nei nove anni di pontificato trascorsi per attuare una «salutare decentralizzazione» nella Chiesa cattolica, porre la curia al servizio del papa e delle Chiese locali, renderla efficiente e competente, riorientarla alla missione della Chiesa: l’evangelizzazione.

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Francesco

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Il focus del viaggio è stato il rapporto con l’islam, soprattutto in Indonesia, dove nell’ex capitale Giacarta si è svolto il momento forse più simbolico dell’intero viaggio, con la celebrazione interreligiosa nella moschea più grande del Sud-est asiatico insieme ai rappresentanti di tutte le fedi riconosciute dallo Stato.

Durante tutti gli incontri papa Francesco ha sottolineato il valore dell’unità nella diversità (che è anche il motto nazionale dell’Indonesia) e dell’armonia delle differenze: «L’armonia nel rispetto delle diversità si raggiunge quando ogni visione particolare tiene conto delle necessità comuni e quando ogni gruppo etnico e confessione religiosa agiscono in spirito di fraternità, perseguendo il nobile fine di servire il bene di tutti. La consapevolezza di partecipare a una storia condivisa, nella quale ciascuno porta il proprio contributo e dove è fondamentale la solidarietà di ogni parte verso il tutto, aiuta a individuare le giuste soluzioni, a evitare l’esasperazione dei contrasti e a trasformare la contrapposizione in fattiva collaborazione» (Giacarta, 4 settembre).

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