Linee guida di pastorale ecumenica
Dopo essere state approvate il 28 ottobre e pubblicate il 4 novembre, il 28 novembre sono entrate in vigore le Linee guida della pastorale ecumenica per le Chiese cattoliche in Terra santa, approvate dall’Assemblea degli ordinari cattolici in Terra santa, che comprende tutti i vescovi cattolici di rito latino e orientale a Gerusalemme, Israele, Palestina, Giordania e Cipro. Il documento ha lo scopo di «illuminare, motivare e guidare le relazioni ecumeniche della Chiesa cattolica» in Terra santa, con particolare riferimento alla condivisione della vita sacramentale (eucaristica in primis). Vengono presentati a tal fine l’insegnamento e le norme della Chiesa cattolica, soprattutto il Direttorio per l’applicazione dei principi e delle norme sull’ecumenismo del 1993, cercando di adattarli al contesto ecclesiale locale.
La Terra santa è un esempio vivente dei passi avanti fatti dal movimento ecumenico negli ultimi decenni, poiché dai conflitti e dalle divisioni aspre del passato è arrivata oggi a una situazione in cui, «a causa del loro ridotto numero nella società, i cristiani sono ben consapevoli di poter avere solo insieme un futuro in questa regione e poter offrire una testimonianza credibile e un servizio significativo alla popolazione». Di conseguenza «tendono a oltrepassare facilmente i confini denominazionali nella vita e nelle attività della Chiesa, compresa la vita liturgica e sacramentale. Essi si identificano spontaneamente come cristiani».
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