D
Documenti
Documenti, 9/2021, 01/05/2021, pag. 261

Riordino della finanza vaticana

Motu proprio circa alcune competenze in materia economico-finanziaria

Francesco

Con la Lettera apostolica in forma di motu proprio circa alcune competenze in materia economico-finanziaria del 28 dicembre 2020, papa Francesco ha sancito il passaggio della gestione degli investimenti e dei beni immobili di proprietà della Segreteria di stato all’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (APSA). La decisione, entrata in vigore dal 1° gennaio, era già stata preannunciata in una lettera dello scorso agosto al cardinale segretario di stato Pietro Parolin. Il criterio guida è che «una migliore organizzazione dell’amministrazione, dei controlli e della vigilanza delle attività economiche e finanziarie della Santa Sede… rappresenta un punto fondamentale nella riforma della curia». Una gestione centralizzata degli investimenti, che diminuisca la discrezionalità e aumenti i controlli, è un significativo passo avanti verso una separazione trasparente ed efficiente di competenze e funzioni, esigenza messa bene in luce dai procedimenti giudiziari in corso riguardanti transazioni finanziarie opache compiute per conto della Santa Sede in tempi recenti. Un comunicato della Sala stampa vaticana ha chiarito che «con queste decisioni il santo padre esprime il suo personale impegno, e quello della curia romana, per una maggiore trasparenza...in modo che il popolo di Dio che aiuta con la sua generosità a sostenere la missione del vescovo di Roma possa farlo con la fiducia che i suoi contributi siano amministrati in maniera adeguata».

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2024-8

Italia - Facoltà teologica dell’Emilia Romagna: Bibbia e riforma della Chiesa

Un dibattito tra rivisitazione della Tradizione e decostruttivismo

Francesco Pieri

Con il titolo «La Bibbia per la riforma della Chiesa» si è svolto nei giorni 12 e 13 marzo scorsi il XVIII convegno annuale della Facoltà teologica dell’Emilia Romagna (FTER), a cura del Dipartimento di storia della teologia. Nel corso delle 3 sessioni sono intervenuti alcuni docenti della Facoltà, affiancati da altri relatori italiani e stranieri, il cui impegno ha consentito all’evento di mantenere un buon livello nelle diverse relazioni e nella discussione con i numerosi partecipanti.

 

Attualità, 2024-8

L’umorismo della Lettera
 agli Ebrei

Battezzati, battezzate,
ministero e sacerdozio

Francesco Rossi De Gasperis SJ

Una «cosa sono i ministeri o uffici ecclesiali (come il presbiterato o l’episcopato), che la Chiesa contingentemente affida ad alcuni fedeli, mediante il sacramento dell’ordine (imponendo loro le mani), e altra cosa è il sacerdozio, che il Nuovo Testamento riconosce proprio esclusivamente di Gesù risorto, al quale l’insieme dei cristiani (uomini e donne) partecipa per il sacramento del battesimo, senza alcun bisogno di facoltà particolari». Può essere considerato questo il perno della riflessione che qui proponiamo: una rilettura, condotta in libertà, con brillantezza e qualche esplicita annotazione umoristica, della Lettera agli Ebrei, in particolare per considerare criticamente, entro un più ampio ragionamento sul ministero, l’«esclusione programmatica delle donne dal sacerdozio e dalla celebrazione di alcuni segni sacramentali ecclesiali (cresima, eucaristia, remissione dei peccati, unzione degli infermi)». L’autore annota in apertura che si tratta di «riflessioni personali su alcune riforme di dottrina e di linguaggio che mi sembrano scaturire da un’ingenua, ma attenta, lettura del Nuovo Testamento, che rimetto tuttavia interamente al giudizio e all’insegnamento autoritativo della Chiesa, mia madre»; ma è difficile non rilevare, proprio in riferimento alla donna nella Chiesa, la forza delle conclusioni: non c’è altra ordinazione sacerdotale; le donne sono già sacerdoti.

 

Documenti, 2024-7

Il papa: collaborazione tra curia romana e Sinodo

Francesco

Il 17 febbraio è stato pubblicato un Chirografo del santo padre Francesco sulla collaborazione tra i dicasteri della curia romana e la Segreteria generale del Sinodo, datato 16 febbraio (www.vatican.va).