Contenere le spese del Vaticano
Motu proprio circa il contenimento della spesa per il personale della Santa Sede e del Governatorato
Il 24 marzo è stata emanata da Francesco in forma di motu proprio la Lettera apostolica circa il contenimento della spesa per il personale della Santa Sede, del Governatorato della Città del Vaticano e di altri enti collegati. Viene stabilito che, a partire dal 1° aprile, la retribuzione corrisposta dalla Santa Sede ai cardinali è ridotta del 10%, ai soggetti inquadrati nei livelli dirigenziali più alti (C e C1, cioè i capi e i segretari di dicastero) dell’8%, e per i chierici e i membri di istituti o società la riduzione prevista è del 3%. Tali riduzioni non si applicano qualora gli interessati documentino l’impossibilità di far fronte a spese fisse connesse allo stato di salute proprio o di parenti entro il secondo grado. Infine dal 1° aprile 2021 al 31 marzo 2023 è sospesa la maturazione di scatti biennali per il personale, anche laico, che ha subito la decurtazione dell’8 e del 3%.
La decisione del pontefice, come spiegato nel testo, mira a un futuro maggiormente sostenibile e si giustifica per il «disavanzo che da diversi anni caratterizza la gestione economica della Santa Sede», aggravato dall’odierna emergenza sanitaria. Le misure sono comunque adottate in base a criteri di proporzionalità e progressività, con l’intento di salvaguardare gli attuali posti di lavoro.
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