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Documenti, 17/2021, 01/10/2021, pag. 522

La Santa Sede risponde agli ebrei

Card. Kurt Koch

Dopo che alcune affermazioni sulla Torah – contenute in una catechesi tenuta da papa Francesco l’11 agosto sulla Lettera ai Galati – avevano provocato da parte del rabbino Rasson Arussi (presidente della Commissione del Gran rabbinato d’Israele per il dialogo con la Santa Sede) una richiesta di chiarimenti, il 3 settembre (pubblicata il 10) è arrivata la risposta del card. Kurt Koch, presidente della Commissione vaticana per i rapporti religiosi con l’ebraismo. La lettera, che pubblichiamo in una nostra traduzione dall’inglese, è stata inviata anche al rabbino David Sandmel, presidente del Comitato ebraico internazionale per le consultazioni interreligiose (New York), che aveva scritto a sua volta al card. Koch una lettera simile a quella del rabbino Arussi (www.christianunity.va).

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Documenti, 2025-13

Nicea: opportunità ecumenica

Card. Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani

«Il significato ecumenico del concilio di Nicea risiede nel rinnovamento e nell’approfondimento del suo Credo, nella rivitalizzazione di uno stile di vita sinodale all’interno delle varie Chiese e nel recupero di una data comune per la celebrazione della Pasqua». Con questa efficace sintesi il prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, card. Kurt Koch, ha concluso il testo «Il 1700° anniversario del concilio di Nicea: un’opportunità e una sfida ecumenica». Si tratta della lezione inaugurale del simposio ecumenico internazionale «Nicea e la Chiesa del terzo millennio: verso l’unità tra cattolici e ortodossi», tenutosi dal 4 al 7 giugno scorsi presso la Pontificia università San Tommaso d’Aquino (Angelicum) a Roma sotto il patrocinio dello stesso Dicastero. Tutti e tre i punti sviluppati dal card. Koch meritano attenzione: il Credo di Nicea rappresenta «il più forte legame ecumenico della fede cristiana»; «una celebrazione condivisa della Pasqua testimonierebbe in modo più credibile» che la Pasqua è la festa «più importante del cristianesimo»; ma soprattutto l’anniversario di Nicea va considerato «un invito e una sfida a imparare dalla storia e ad approfondire l’idea sinodale oggi nella comunione ecumenica».