I danni del tribalismo
Il tribalismo, problema che affligge da decenni il Camerun e che si è ulteriormente inasprito «durante e dopo le ultime elezioni presidenziali» (tenutesi l’11 ottobre 2018; cf. Regno-att. 16,2018,493; 22,2018,654), è la degenerazione di una pluralità culturale «che dovrebbe essere una ricchezza da sviluppare e condividere per il benessere di tutti». I vescovi cattolici del Camerun, in una lettera pastorale sulla fraternità nazionale dal titolo Voi siete tutti fratelli! pubblicata il 9 dicembre 2019, individuano responsabilità precise dietro al peggioramento del clima sociale nel paese. La prima è indicata nel malgoverno, che strumentalizza questo flagello anziché favorire la coesione nazionale e – non dando risposte alle legittime esigenze dei cittadini – li spinge a cercare sicurezza nella tribù. Dall’altro l’odio e il rancore alimentati irresponsabilmente nei media e nei social network.
I vescovi invitano quindi ciascuno, e soprattutto i cristiani, a «fare il proprio esame di coscienza» e chiedersi se sia «complice della crescita dell’odio tribale» nel paese.
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