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Documenti, 19/2020, 01/11/2020, pag. 601

Trasparenza negli appalti vaticani

Lettera apostolica motu proprio sulla trasparenza nei contratti pubblici della Santa Sede

Francesco

«Al fine di consentire una più efficace gestione delle risorse, ho… ritenuto di approvare un insieme di norme volte a favorire la trasparenza, il controllo e la concorrenza nelle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici stipulati per conto della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano». In continuità con le riforme avviate a partire dal 2014 sugli assetti economici e sui criteri di gestione della curia romana e dello stato vaticano, il 1° giugno papa Francesco ha promulgato con il motu proprio Sulla trasparenza, il controllo e la concorrenza nelle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano una legislazione che costituisce un vero e proprio codice dei contratti e degli appalti.

Accompagnato da un documento di Norme sulla trasparenza, controllo e concorrenza dei contratti pubblici della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano e da uno sulla Tutela giurisdizionale in materia di trasparenza, controllo e concorrenza dei contratti pubblici per la Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano (qui omessi), assume come criteri guida la sostenibilità della spesa, la trasparenza delle procedure di aggiudicazione, le misure contro il conflitto di interesse. Il 5 ottobre il papa ha creato una nuova Commissione di materie riservate, presieduta dal card. Kevin Farrell, prevista appunto nel nuovo codice degli appalti.

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Documenti, 2023-11

La pace e l’accoglienza

Viaggio apostolico in Ungheria (28-30 aprile 2023)

Francesco

Il viaggio di tre giorni di papa Francesco in Ungheria, il secondo nel paese e il 41° internazionale del pontificato, nel cuore dell’Europa e ai confini con l’Ucraina per la prima volta dall’invasione russa nel paese, è stato dominato principalmente dal tema della pace e dell’accoglienza dei migranti. In diversi discorsi il papa ha manifestato una consonanza con le posizioni del primo ministro Viktor Orbán sulla pace, la famiglia, la «cultura gender». Nell’incontro con le autorità, la società civile e il corpo diplomatico, per esempio, tenutosi il 28 aprile nel palazzo presidenziale di Budapest, Francesco ha rivolto una velata critica all’Unione Europea, che si limita ad aiutare militarmente l’Ucraina senza impegnarsi per la pace: «A livello internazionale pare persino che la politica abbia come effetto quello d’infiammare gli animi anziché di risolvere i problemi, dimentica della maturità raggiunta dopo gli orrori della guerra e regredita a una sorta di infantilismo bellico… In questa fase storica i pericoli sono tanti; ma, mi chiedo, anche pensando alla martoriata Ucraina, dove sono gli sforzi creativi di pace?».

Sull’immigrazione Francesco ha ricordato che «è urgente, come Europa, lavorare a vie sicure e legali, a meccanismi condivisi di fronte a una sfida epocale che non si potrà arginare respingendo, ma va accolta per preparare un futuro che, se non sarà insieme, non sarà».

 

Documenti, 2023-11

Nuova «Costituzione» in Vaticano

Legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano, 13.5.2023

Francesco

Il 13 maggio, con la promulgazione della nuova Legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano, papa Francesco ha dato una nuova «Costituzione» allo Stato di cui è il capo, la quale «assicura l’assoluta e visibile indipendenza della Santa Sede per l’adempimento della sua alta missione nel mondo e ne garantisce l’indiscutibile sovranità anche nel campo internazionale». La precedente Legge era stata promulgata da Giovanni Paolo II nel 2000 (cf. EV 19/1520ss).

Oltre a introdurre la «missione» nella Costituzione dello Stato vaticano, le nuove norme ne pongono il governo in modo più diretto sotto il controllo del papa: mentre prima la Pontificia commissione dello Stato della Città del Vaticano, che esercitava il «potere» legislativo (oggi «funzione») per conto del papa, lo faceva per il tramite della Segreteria di stato, ora essa si rapporterà direttamente con il papa, e lo stesso vale per il presidente del Governatorato per quanto riguarda la funzione esecutiva. La modifica rispecchia il ridimensionamento del ruolo della Segreteria di stato, introdotto dalla riforma della curia romana (cost. ap. Praedicate Evangelium, in Regno-doc. 7,2022,193; vedi anche infografica ivi, 196). Anche la gestione economica è modificata in armonia con le innovazioni introdotte da Francesco in materia finanziaria.

La Pontificia commissione, poi, non sarà più composta da soli cardinali ma anche da «altri membri, nominati dal sommo pontefice».

 

 

Attualità, 2023-10

J. Ratzinger- Benedetto XVI, La Chiesa è viva

Lo spirito di una vera riforma

Francesco Pistoia

Un profilo di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI costruito attraverso 5 testi del 2005, raccolti da Lucetta Scaraffia, storica e giornalista attivamente impegnata nel dibattito pubblico. L’Introduzione coglie l’ispirazione del pensare e dell’agire del grande teologo in uno dei momenti più intensi del suo cammino.