Dapprima una «foto realistica della catechesi della nostra Chiesa italiana», scattata «da quanti operano con costanza e generosità sul campo» tra maggio e luglio scorsi, cioè a ridosso dei mesi del lockdown. Poi l’offerta di «alcune chiavi di lettura per decodificare il presente e soprattutto per decidere nuove vie evangeliche nel prossimo futuro». Così si presenta, nelle parole del direttore dell’Ufficio catechistico nazionale (UCN) e sottosegretario della Conferenza episcopale italiana (CEI) mons. Valentino Bulgarelli, il documento Ripartiamo insieme. Linee guida per la catechesi in Italia in tempo di COVID, che l’UCN ha diffuso il 4 settembre scorso, in vista dell’inizio dell’anno pastorale. La sezione di «Sintesi dei laboratori ecclesiali sulla catechesi» raccomanda una rinnovata prassi ecclesiale che accentui «l’ascolto, la narrazione, la comunità e la creatività» e che realizzi delle vere e proprie «trasformazioni pastorali». L’altra sezione, «Per dirci nuovamente cristiani. Spunti per un discernimento pastorale», rilegge quanto emerso dai laboratori alla luce del brano degli Atti degli apostoli che racconta la nascita della Chiesa di Antiochia (At 11,19-26) e ne trae una consapevolezza: «La Chiesa italiana si trova in un delicato tempo di passaggio, che è anche una grande opportunità». Il documento Ripartiamo insieme è stato anche al centro, venerdì 25 settembre, del primo Convegno on-line per i direttori degli uffici catechistici diocesani e per i catechisti, nel corso del quale sono intervenuti il vescovo Erio Castellucci, Roberto Repole, Pier Cesare Rivoltella e Pierpaolo Triani.
Il 28 agosto è stata consegnata a papa Francesco la prima copia del nuovo Messale romano, al termine dell’udienza concessa in Vaticano al presidente della Conferenza episcopale italiana, il card. Gualtiero Bassetti. Si tratta della nuova traduzione italiana della terza edizione tipica del Missale romanum, pubblicata nel 2002. La prima edizione tipica, che recepiva la riforma liturgica del Vaticano II, era uscita nel 1970, seguita dalla seconda nel 1975. Su quest’ultima si basava la traduzione italiana attualmente in uso. La nuova edizione del Messale romano potrà essere utilizzata nelle celebrazioni liturgiche non appena disponibile il volume (dal mese di ottobre), e sarà obbligatoria a partire dal 4 aprile 2021, domenica di Pasqua. Qui di seguito le informazioni diffuse il 4 settembre dall’Ufficio liturgico della CEI (liturgico.chiesacattolica.it).
«Consegno questa enciclica sociale come un umile apporto alla riflessione affinché, di fronte a diversi modi attuali di eliminare o ignorare gli altri, siamo in grado di reagire con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole. Pur avendola scritta a partire dalle mie convinzioni cristiane, che mi animano e mi nutrono, ho cercato di farlo in modo che la riflessione si apra al dialogo con tutte le persone di buona volontà».
La terza lettera enciclica di papa Francesco, Fratelli tutti, riflette sulla fraternità e l’amicizia sociale, ed è stata firmata ad Assisi sulla tomba di san Francesco il 3 ottobre, e pubblicata il 4 ottobre.
Incorniciata tra le figure di san Francesco d’Assisi e del beato Charles de Foucauld, che volle essere il «fratello universale» ma «solo identificandosi con gli ultimi arrivò a essere fratello di tutti», nei suoi otto capitoli si sofferma sulla «dimensione universale dell’amore fraterno», sviluppando temi già apparsi nell’insegnamento di papa Francesco, in particolare nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, nell’enciclica Laudato si’ e nel Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato con il grande imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019.
In questi sette anni e mezzo di pontificato, papa Francesco ha scritto tre encicliche, una bolla, cinque esortazioni apostoliche, 36 costituzioni apostoliche e 66 lettere apostoliche, delle quali 26 motu proprio.