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Documenti, 3/2019, 01/02/2019, pag. 71

Abusi: la credibilità ferita di un episcopato

Lettera ai vescovi statunitensi riuniti a Chicago per gli esercizi spirituali

Francesco

Mentre i vescovi degli Stati Uniti – su suggerimento di papa Francesco – erano riuniti dal 2 all’8 gennaio nel seminario dell’arcidiocesi di Chicago in un corso di esercizi spirituali «per affrontare e rispondere evangelicamente alla crisi di credibilità» che stanno attraversando come Chiesa, in seguito al riemergere nel 2018 dello scandalo delle violenze su minori da parte del clero (cf. in questo numero a p. 65ss), il papa ha inviato loro una lettera datata 1° gennaio e pubblicata il 3.

In essa afferma il desiderio di «starvi più vicino e come fratello riflettere e condividere alcuni aspetti che considero importanti, e anche stimolarvi nella preghiera e nei passi che fate nella lotta contro la “cultura dell’abuso” e nel modo di affrontare la crisi della credibilità». Francesco denuncia anche la sofferenza inferta al popolo di Dio, oltre che dagli «abusi di potere, coscienza, sessuali» e dalla loro cattiva gestione, dal «trovare un episcopato disunito, concentrato nel discreditarsi più che nel trovare cammini di riconciliazione». Oggi per sanare la credibilità ferita «ci viene richiesta una nuova presenza nel mondo conforme alla croce di Cristo, che si cristallizzi in servizio agli uomini e alle donne del nostro tempo».

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Francesco

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Francesco

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Il 10 febbraio papa Francesco ha scritto una lettera alla Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti, pubblicata poi il giorno successivo. Il tema riguarda le «deportazioni di massa» che la nuova amministrazione Trump ha già attivato, mobilitando l’esercito (cf. anche Regno-att. 4,2025,70 e 106). La lettera invita i vescovi a resistere al provvedimento. Si tratta di fatto di una rottura tra Roma e Washington che non ha precedenti. Il papa esorta «tutti i fedeli della Chiesa cattolica, e tutti gli uomini e le donne di buona volontà, a non cedere a narrazioni che discriminano e causano inutili sofferenze ai nostri fratelli e sorelle migranti e rifugiati».

Il giorno stesso i vescovi degli Stati Uniti hanno risposto al papa per bocca del presidente della Conferenza dei vescovi cattolici, l’ordinario militare mons. Timothy Broglio (cf. riquadro a p. 130).

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Francesco

conclusione della messa in occasione del Giubileo dei diaconi, il 23 febbraio, mentre già era ricoverato al Policlinico Gemelli per un’infezione polmonare, papa Francesco nel testo preparato per la preghiera dell’Angelus ha ricordato il terzo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione russa il 24 febbraio 2022 (www.vatican.va).