Sul suicidio medicalmente assistito
Il 18 luglio il Comitato nazionale per la bioetica (CNB) ha pubblicato un parere relativo al tema del suicidio medicalmente assistito, a seguito dell’ordinanza n. 207/2018 della Corte costituzionale, la quale è intervenuta in merito al caso di Marco Cappato e alla sospetta illegittimità costituzionale dell’art. 580 del Codice penale. Il documento «ha voluto richiamare l’attenzione della società e del mondo politico… su quelli che ha ritenuto essere le chiarificazioni concettuali e i temi etici più rilevanti e delicati…: la differenza tra assistenza medica al suicidio ed eutanasia; l’espressione di volontà della persona; i valori professionali del medico e degli operatori sanitari; l’argomento del pendio scivoloso; le cure palliative». Malgrado alcune divergenti posizioni emerse durante la discussione, il Comitato è pervenuto alla formulazione di alcune raccomandazioni condivise, non ultima che «venga promossa un’ampia partecipazione dei cittadini alla discussione etica e giuridica sul tema». In calce al testo sono collocate tre postille, pubblicate contestualmente al parere: la prima di Francesco D’Agostino a conferma del suo voto negativo; le altre due di Assunta Morresi e di Maurizio Mori, che pur avendo approvato il documento, hanno voluto precisare le proprie ragioni di dissenso su alcuni temi trattati.
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