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Documenti, 11/2019, 01/06/2019, pag. 330

La tutela dei minori in Vaticano

Motu proprio, Legge n. 297 e Linee guida

Francesco

Per «rafforzare ulteriormente l’assetto istituzionale e normativo per prevenire e contrastare gli abusi contro i minori e le persone vulnerabili» nella curia romana e nello Stato della Città del Vaticano, il 29 marzo papa Francesco ha pubblicato:

– una lettera apostolica in forma di motu proprio sulla protezione dei minori e delle persone vulnerabili;

– la Legge n. 297 sulla protezione dei minori e delle persone vulnerabili dello Stato della Città del Vaticano;

– le Linee guida per la protezione dei minori e delle persone vulnerabili per il Vicariato della Città del Vaticano.

I tre documenti costituiscono i primi atti normativi dopo il vertice dei presidenti delle conferenze episcopali in Vaticano, dal 21 al 22 febbraio, su «La protezione dei minori nella Chiesa», e s’ispirano ai principi che in quella sede erano stati fissati: accoglienza, ascolto e accompagnamento delle vittime, supporto spirituale e psicologico, giusto processo, formazione sul tema per il personale ecclesiastico e pastorale.

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Il 10 febbraio papa Francesco ha scritto una lettera alla Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti, pubblicata poi il giorno successivo. Il tema riguarda le «deportazioni di massa» che la nuova amministrazione Trump ha già attivato, mobilitando l’esercito (cf. anche Regno-att. 4,2025,70 e 106). La lettera invita i vescovi a resistere al provvedimento. Si tratta di fatto di una rottura tra Roma e Washington che non ha precedenti. Il papa esorta «tutti i fedeli della Chiesa cattolica, e tutti gli uomini e le donne di buona volontà, a non cedere a narrazioni che discriminano e causano inutili sofferenze ai nostri fratelli e sorelle migranti e rifugiati».

Il giorno stesso i vescovi degli Stati Uniti hanno risposto al papa per bocca del presidente della Conferenza dei vescovi cattolici, l’ordinario militare mons. Timothy Broglio (cf. riquadro a p. 130).