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Documenti, 7/2018, 01/04/2018, pag. 222

C’è un paese da ricucire

CEI - Consiglio permanente, sessione primaverile (19-21 marzo 2018)

«C’è una società da pacificare. C’è una speranza da ricostruire. C’è un paese da ricucire. Chi è disponibile a misurarsi su questi orizzonti ci troverà a camminare al suo fianco». Il Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana tenutosi a Roma dal 19 al 21 marzo è stato il primo con la nuova modalità approvata in gennaio (cf. Regno-doc. 5,2018,167), cioè un’introduzione del presidente card. Gualtiero Bassetti a porte chiuse, in luogo della prolusione, la discussione tra i vescovi, una conclusione del presidente aperta ai media (che pubblichiamo), conferenza stampa e Comunicato finale (qui a p. 224).

Il confronto tra i vescovi si è concentrato anche sulle recenti elezioni politiche del 4 marzo, che prendono la maggior parte delle Conclusioni. Da un lato «per ripartire dobbiamo ritrovare una visione ampia, grande, condivisa; un progetto-paese che, dalla risposta al bisogno immediato, consenta di elevarsi al piano di una cultura solidale»; dall’altro la Chiesa italiana offre la propria disponibilità nel profondo lavoro da compiere, rilanciando «con forza» l’invito al dialogo sociale: «Ci riconosciamo nella tradizione democratica del nostro paese e sentiamo la responsabilità di contribuire a mantenerlo unito. Ci impegniamo ad ascoltare questa stagione, a ragionare insieme e in maniera organizzata sul cambiamento d’epoca in atto e a portare avanti con concretezza un lavoro educativo e formativo appassionato».

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