Summa familiae cura
Motu proprio che istituisce il Pontificio istituto teologico Giovanni Paolo II per le scienze del matrimonio e della famiglia
«La centralità della famiglia nei percorsi di “conversione pastorale” delle nostre comunità e di “trasformazione missionaria della Chiesa” esige che – anche a livello di formazione accademica – nella riflessione sul matrimonio e sulla famiglia non vengano mai meno la prospettiva pastorale e l’attenzione alle ferite dell’umanità». Il percorso di riflessione sulla vocazione e la realtà della famiglia, sviluppato dai vescovi nei due Sinodi del 2014 e 2015, prosegue con la decisione di papa Francesco di ricostituire il Pontificio istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia in «Pontificio istituto teo-
logico Giovanni Paolo II per le scienze del matrimonio e della famiglia», con la lettera apostolica motu proprio Summa familiae cura, pubblicata il 19 settembre. L’intento, che si pone in continuità con l’intuizione di Giovanni Paolo II che aveva fondato l’Istituto nel 1981, anche mantenendone in carica le autorità accademiche, è di preparare i preti e gli operatori pastorali ad affrontare le sfide attuali della famiglia; la nuova istituzione dovrà infatti offrire «un approccio analitico e diversificato», non essendo più possibile «limitarci a pratiche della pastorale e della missione che riflettono forme e modelli del passato».
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