Migranti e rifugiati in cerca di pace
Messaggio per la celebrazione della 51° Giornata della pace
«Tutti gli elementi di cui dispone la comunità internazionale indicano che le migrazioni globali continueranno a segnare il nostro futuro. Alcuni le considerano una minaccia. Io, invece, vi invito a guardarle con uno sguardo carico di fiducia». È dedicato al tema dei migranti e dei rifugiati il messaggio del papa, pubblicato il 24 novembre, per la 51a Giornata mondiale della pace, che come da tradizione si celebra il 1° gennaio di ogni anno. Intitolato Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace, dopo aver ricostruito le cause delle grandi migrazioni di massa che caratterizzano i nostri giorni, e che proseguiranno ancora a lungo, il pontefice rivolge uno «sguardo contemplativo» verso queste persone che fuggono dalla fame e dalla guerra, e che non giungono a mani vuote, ma «portano un carico di coraggio, capacità, energie e aspirazioni, oltre ai tesori delle loro culture native, e in questo modo arricchiscono la vita delle nazioni che li accolgono». Francesco, infine, richiama alcune proposte concrete formulate nell’ultimo anno dal magistero della Chiesa in ordine all’accoglienza dei rifugiati: le quattro azioni elencate nell’ultimo Messaggio per la giornata del migrante e del rifugiato (cf. Regno-doc. 15,2017,449-452) e i 20 punti d’azione politica e pastorale elaborati, in due distinti documenti, dal Dicastero per lo sviluppo umano integrale (cf. Regno-doc. 21,2017,643-651).
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.