D
Documenti
Documenti, 7/2017, 01/04/2017, pag. 203

Un abbraccio di popolo

Visita pastorale all’arcidiocesi di Milano

Francesco

«Al ritorno dalla mia visita pastorale a Milano, durante la quale ho vissuto momenti di grande comunione con codesta comunità diocesana, sperimentando l’entusiasmo della fede e il calore dell’accoglienza dei milanesi desidero esprimere a lei, ai sacerdoti e alle persone consacrate e all’intera comunità diocesana il mio cordiale apprezzamento». Così ha scritto il 31 marzo papa Francesco al card. Angelo Scola, arcivescovo di Milano, dopo la visita del 25 marzo alla diocesi ambrosiana. Una visita che ha fatto sosta nelle periferie (il quartiere delle «Case bianche», il carcere di San Vittore), e le ha collegate con il cuore della città (il duomo, nel quale Francesco ha tenuto un lungo dialogo con i sacerdoti e i consacrati, che qui pubblichiamo); e una visita che ha manifestato grande partecipazione e affetto soprattutto nella messa a Monza, di cui pubblichiamo l’omelia. «A proposito di Milano – ha detto inoltre il papa il 26 marzo dopo la recita dell’Angelus in piazza San Pietro – vorrei ringraziare il cardinale arcivescovo e tutto il popolo milanese per la calorosa accoglienza di ieri, veramente, veramente mi sono sentito a casa, e questo con tutti, credenti e non credenti, vi ringrazio tanto cari milanesi e vi dirò una cosa, ho constatato che è vero quello che si dice: “A Milan si riceve col coeur in man”, grazie».

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Documenti, 2024-11

Spes non confundit

Bolla di indizione del giubileo ordinario dell’anno 2025

Francesco

La bolla d’indizione Spes non confundit (La speranza non delude), pubblicata il 9 maggio, scandisce le date del giubileo 2025, che sarà imperniato sul tema «Pellegrini di speranza». Quello che avrà inizio il 24 dicembre 2024 con l’apertura della porta santa di San Pietro e si concluderà il 6 gennaio 2026 sarà il 27° giubileo ordinario della Chiesa cattolica e il secondo del pontificato di papa Francesco, che aveva indetto nel 2015 l’anno santo della misericordia.

La bolla riprende diversi temi propri del significato biblico originario del giubileo, in primis quello dalla pace: «Il primo segno di speranza si traduca in pace per il mondo, che ancora una volta si trova immerso nella tragedia della guerra». La restituzione della speranza è auspicata soprattutto per i poveri e i detenuti, per i quali il papa auspica forme di condono e di amnistia, percorsi di reinserimento e, soprattutto, l’abolizione della pena di morte.

Il giubileo del 2025 incrocerà anche due importanti eventi ecumenici: innanzitutto la ricorrenza dei 1700 anni dal concilio di Nicea (325), primo concilio ecumenico della storia. E poi, per una «provvidenziale circostanza», tutte le Chiese cristiane celebreranno la Pasqua nello stesso giorno. Le significative aperture ecumeniche non trattengono il documento dall’insistere sul tema ecumenicamente divisivo delle indulgenze, regolate dalle successive Norme pubblicate dalla Penitenzieria apostolica il 13 maggio (bit.ly/4dGoDvE). 

 

Attualità, 2024-10

Aa. Vv. (a cura di), E i libri e le anime

Romana Guarnieri. Un itinerario di vita

Francesco Pistoia

Romana Guarnieri (1913-2003), nata a L’Aia da madre olandese e da padre italiano, si trasferisce dodicenne a Roma, si laurea alla Sapienza, incontra nel 1938 don Giuseppe De Luca, ritrova la fede.

Attualità, 2024-8

Italia - Facoltà teologica dell’Emilia Romagna: Bibbia e riforma della Chiesa

Un dibattito tra rivisitazione della Tradizione e decostruttivismo

Francesco Pieri

Con il titolo «La Bibbia per la riforma della Chiesa» si è svolto nei giorni 12 e 13 marzo scorsi il XVIII convegno annuale della Facoltà teologica dell’Emilia Romagna (FTER), a cura del Dipartimento di storia della teologia. Nel corso delle 3 sessioni sono intervenuti alcuni docenti della Facoltà, affiancati da altri relatori italiani e stranieri, il cui impegno ha consentito all’evento di mantenere un buon livello nelle diverse relazioni e nella discussione con i numerosi partecipanti.