Il razzismo: nostro peccato originale
«Il razzismo è il peccato originale del nostro paese, una ferita che richiede cure continue» (card. O’Malley). «Siamo altrettanto indignati per l’iniziale mancanza di una forte condanna verso questi gruppi da parte dei responsabili del governo, tra cui il nostro presidente, nonché per il silenzio iniziale di molti responsabili politici e religiosi…Il silenzio è complicità e noi riconosciamo che i cristiani e i responsabili religiosi, compresi noi stessi, non sono stati abbastanza coraggiosi e chiari nel condannare ogni singolo atto di violenza e razzismo istituzionale, o nel prendere posizione con atti di coraggio e di solidarietà» (Organizzazioni cattoliche). «Riconosciamo la nostra complicità con il razzismo istituzionale» (Conferenza delle religiose). «Il silenzio è insidioso. Parla razzista a bassa voce» (Pax Christi USA). Dopo gli eventi dell’11 e 12 agosto a Charlottesville (Virginia), quando centinaia di uomini e donne bianchi aderenti all’ideologia del suprematismo bianco hanno manifestato con slogan razzisti e antisemiti e si sono poi scontrati con un gruppo di contro-manifestanti, molte voci cattoliche negli Stati Uniti hanno preso posizione contro il «peccato del razzismo» e hanno chiesto perdono per la complicità fatta di decenni di silenzio e inerzia.
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