Una Chiesa più femminile e più laica
Incontro con il Comitato direttivo del CELAM
«La Chiesa non sta in America Latina come se avesse le valigie in mano, pronta a partire dopo averla saccheggiata, come hanno fatto tanti nel corso del tempo», ma anzi «conosce come pochi quell’unità sapienziale che precede qualunque realtà in America Latina. Convive quotidianamente con quel patrimonio morale su cui poggia l’edificio esistenziale del continente». E al Consiglio episcopale latinoamericano (CELAM), la conferenza episcopale continentale che Francesco considera «un punto di riferimento vitale per la comprensione e l’approfondimento della “cattolicità latinoamericana”», durante il suo viaggio in Colombia (cf. in questo numero a p. 513) il papa ha affidato un programma di lavoro nell’incontro con il Comitato di coordinamento, il 7 settembre a Bogotá, a 4 anni dalla precedente occasione, che era stata nel 2013 a Rio de Janeiro (cf. Regno-doc. 13,2015,468).
La Conferenza di Aparecida del 2007 – ha affermato il papa – è «un tesoro la cui scoperta è ancora incompleta»: per concretizzarne il programma la Chiesa latinoamericana deve porsi in un atteggiamento di «vicinanza e incontro» rispetto al popolo di Dio, valorizzando la ricca diversità del continente e promuovendo soprattutto i giovani e le donne. «Se vogliamo una fase nuova e vitale della fede in questo continente, non la otterremo senza le donne… Non possono essere ridotte a serve del nostro recalcitrante clericalismo».
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