D
Documenti
Documenti, 13/2017, 01/07/2017, pag. 389

Lo statuto giuridico della Chiesa

Accordo tra la Repubblica del Ciad e la Santa Sede

Firmato il 6 novembre 2013 dal nunzio apostolico in Ciad e dal ministro degli Esteri e dell’integrazione africana del paese, e ratificato il 22 giugno 2015, l’Accordo tra la Repubblica del Ciad e la Santa Sede sullo statuto giuridico della Chiesa cattolica riconosce la personalità giuridica delle istituzioni cattoliche e fissa lo spazio normativo in cui si esplica la libertà d’azione della Chiesa all’interno della Repubblica, mantenendo come punti di riferimento il concilio Vaticano II e il diritto canonico per la Santa Sede, e la Costituzione per lo stato ciadiano. Riconoscendo il valore sociale e pubblico delle opere ecclesiali, lo stato garantisce diritti e agevolazioni, come l’esenzione da alcune imposte. Il continente africano è una delle regioni in cui negli ultimi anni la Santa Sede ha firmato più concordati o accordi-quadro, alcuni dei quali non ancora ratificati (cf. anche in questo numero a p. 390 e 394): con il Mozambico (2011), il Burundi e la Guinea Equatoriale (2012), Capo Verde (2013), il Camerun e la Repubblica democratica del Congo (2014), la Repubblica Centrafricana e il Benin (2016), il Congo-Brazzaville (2017), mentre altri sono in itinere. Riprendiamo la consuetudine di pubblicare tali accordi, recuperando anche i più significativi degli ultimi anni, per documentare il percorso di adattamento delle istituzioni cattoliche all’evoluzione statuale specifica delle diverse realtà geografiche.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.