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Documenti, 9/2016, 01/05/2016, pag. 311

Non fare confusione sul matrimonio

Lettera pastorale sul dibattito riguardo al «matrimonio omosessuale»

Vescovi cattolici australiani

«Una visione del matrimonio – come unione di un uomo e una donna – che in precedenza era comune ai credenti come ai non credenti, trasversalmente a tutta una varietà di culture e di epoche, sta diventando sempre più una verità che non può essere detta. Una ridefinizione del matrimonio ha conseguenze per tutti». I vescovi cattolici australiani, nella loro lettera pastorale Non fare confusione sul matrimonio a tutti gli australiani sul dibattito riguardo al «matrimonio omosessuale», pubblicata il 25 novembre 2015, riaffermano il rispetto per le persone con orientamento omosessuale, e al tempo stesso ribadiscono i motivi per i quali il matrimonio si differenzia dalle unioni omosessuali. Tra le sottolineature degne d’attenzione si trova la parte finale, che esamina le difficoltà giuridiche e contestuali nelle quali istituzioni e organismi cattolici, o anche privati cittadini, si trovano quando dichiarano la loro concezione di matrimonio come unione esclusivamente tra uomo e donna.

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Leggi anche

Documenti, 2020-21

Per una riforma del governo della Chiesa locale

Gruppo di progetto per la revisione della governance – Conferenza dei vescovi cattolici australiani

Nel 2017 la Commissione reale australiana sulle risposte istituzionali alle violenze sessuali su minori presentava al governatore generale del Commonwealth d’Australia il suo Rapporto finale, concludendo così cinque anni d’indagini sulle violenze subite dai bambini in contesti istituzionali, tra cui anche gli enti (scuole, orfanotrofi, parrocchie) gestiti dalla Chiesa cattolica (cf. Regno-att. 2,2018,12; Regno-doc. 9,2018,310).

In risposta a tale Rapporto la Conferenza dei vescovi cattolici australiani ha incaricato un Gruppo di progetto per la revisione della governance, appositamente creato, di analizzare i sistemi di governo e di gestione delle diocesi e delle parrocchie. Come esito del proprio lavoro, che si colloca pienamente all’interno del Concilio plenario 2020-2021, l’organismo ha elaborato una dettagliata serie di riforme del governo della Chiesa locale nel rapporto Una luce dalla Croce del Sud. Promuovere corresponsabilità nel governo della Chiesa cattolica in Australia.

Il rapporto è stato pubblicato il 21 agosto insieme a una guida di lettura. Pubblichiamo qui le 86 raccomandazioni, in parte rivolte ai vescovi australiani e in parte alla Santa Sede.

Documenti, 2020-3

Che sia reale

Sull'incontro umano nel mondo digitale

Conferenza dei vescovi cattolici australiani

«Un incontro umano autentico nel mondo digitale» è, come recita il sottotitolo, la possibilità sulla quale scommettono i vescovi dell’Australia in questa Dichiarazione sulla giustizia sociale 2019-2020, resa pubblica il 3 settembre 2019 e intitolata Che sia reale. Un incontro umano autentico nel mondo digitale. Il documento analizza con consapevolezza e lucidità «come Internet abbia cambiato il nostro modo di comunicare, lavorare, studiare e fare affari», portando a supporto dati, casi e ricerche estremamente aggiornati ed evidenziando in particolare «le aree del mondo virtuale in cui i vulnerabili vengono bullizzati, le persone vengono emarginate, il profitto viene anteposto all’individuo e la diffusione di informazioni false mina la solidarietà delle comunità». Nella parte finale i vescovi rivolgono «a ogni singolo utente», «alle comunità» e «ai responsabili della politica e dell’industria» tre appelli ad agire per «rifiutare odio, divisioni e falsità» e «favorire la creazione di una comunità che promuova tutte le doti umane e i valori sociali che si prestano a un incontro umano autentico». Quanto «a noi come Chiesa», si tratta di rendere reale l’amore di Dio nel mondo virtuale: da un lato contrastando la riduzione delle interazioni umane che la digitalizzazione induce, e dall’altro tendendo la mano a coloro che a motivo della digitalizzazione si ritrovano «feriti».

 

Documenti, 2016-9

Elezioni in Australia: un voto per chi non ha voce

Vescovi cattolici australiani

Il 2 luglio gli australiani saranno chiamati alle urne per le elezioni anticipate. In vista dell’appuntamento, il 15 maggio i vescovi cattolici australiani hanno pubblicato una Dichiarazione dal titolo Un voto per chi non ha voce, in cui richiamano l’attenzione su una serie di persone – in primis i rifugiati e i richiedenti asilo – emarginate dalla diffusa «cultura dello scarto».