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Documenti, 3/2016, 01/02/2016, pag. 65

Sognare il Messico del futuro

Viaggio apostolico in Messico

Francesco
«Vi invito a sognare il Messico che i vostri figli meritano; un Messico dove non ci siano persone di prima, seconda o quarta categoria, ma un Messico che sappia riconoscere nell’altro la dignità di figlio di Dio». Nel suo viaggio in Messico dal 12 al 18 febbraio (il 12° viaggio fuori dall’Italia nei tre anni di pontificato, il 4° in America Latina), papa Francesco ha accarezzato tutti i numerosi volti disgregati del paese. Ha ammonito i vescovi («Non c’è bisogno di prìncipi»); ha chiesto perdono agli indigeni per le persecuzioni e lo sfruttamento («Il mondo di oggi, spogliato dalla cultura dello scarto, ha bisogno di voi!»); ha rincuorato i giovani («Siete voi la ricchezza di questo paese»); ha incoraggiato i lavoratori («Quando si negozia, sempre si perde qualcosa: ma vincono tutti!»); ha ricordato i migranti («Mai più morte e sfruttamento!»). E ha invocato uno sforzo di unità e integrazione per riprendersi in mano il futuro.

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Documenti, 2024-21

Il papa: il Documento finale è magistero

Francesco

Il 25 novembre la Sala stampa vaticana ha pubblicato una Nota di accompagnamento del Documento finale della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, firmata da papa Francesco (www.vatican.va). Essa formalizza quanto già era stato detto nella conferenza stampa di pubblicazione il 26 ottobre: il Documento finale «partecipa del magistero ordinario del successore di Pietro (…) e come tale chiedo che venga accolto».

Documenti, 2024-21

Alla ricerca della verità

Viaggio apostolico in Lussemburgo e Belgio (26-29 settembre 2024)

Francesco

Nel viaggio apostolico che ha portato papa Francesco in Lussemburgo e in Belgio dal 26 al 29 settembre, i centri d’attenzione sono stati principalmente due: la questione delle violenze sessuali nella Chiesa belga, che negli ultimi vent’anni ha portato una tempestosa stagione di scandali, mea culpa e un processo di autoriforma ecclesiale; e la questione del rapporto con l’Università cattolica di Lovanio, il più antico ateneo cattolico, dove papa Francesco ha incontrato i docenti (sezione fiamminga) e gli studenti (sezione francofona).

In entrambi questi incontri Francesco ha sottolineato il tema della verità e della vocazione dell’università a «mantenere accesa la fiamma della ricerca e a rimanere una finestra aperta al mondo di oggi», contro i rischi del relativismo e del razionalismo. Nell’incontro con gli studenti è stata letta al papa una lettera (bit.ly/4eKZK17) sulle radici filosofiche e teologiche della crisi climatica, il posto delle emozioni e dell’impegno, la questione delle disuguaglianze, il ruolo delle donne e gli atteggiamenti della sobrietà e della solidarietà di fronte all’emergenza climatica. La risposta del papa ha portato a una contestazione sul ruolo della donna nella società, che ha preso la forma di un comunicato stampa dell’Università il 30 novembre (cf. riquadro a p. 697).

Documenti, 2024-19

Dilexit nos

Lettera enciclica sull’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo

Francesco

La quarta enciclica di papa Francesco, pubblicata il 24 ottobre, porta il titolo di Dilexit nos («Ci ha amati», Rm 8,37), ed è stata descritta dal teologo e vescovo mons. Bruno Forte nella conferenza stampa di presentazione come originata «dall’esperienza spirituale di papa Francesco, che avverte il dramma delle enormi sofferenze prodotte dalle guerre e dalle tante violenze in corso e vuol farsi vicino a chi soffre proponendo il messaggio dell’amore divino che viene a salvarci»; e tale da offrire «la chiave di lettura dell’intero magistero di questo papa».

Nella nuova enciclica, divisa in cinque capitoli, il papa àncora nell’esperienza diretta dell’amore di Gesù, simboleggiato dal Sacro Cuore, il fondamento della fede e della carità attiva: «Ciò che questo documento esprime permette di scoprire che quanto è scritto nelle encicliche sociali Laudato si’ e Fratelli tutti non è estraneo al nostro incontro con l’amore di Gesù Cristo, perché, abbeverandoci a questo amore, diventiamo capaci di tessere legami fraterni... e di prenderci cura insieme della nostra casa comune» (n. 217). «Oggi tutto si compra e si paga, e sembra che il senso stesso della dignità dipenda da cose che si ottengono con il potere del denaro… L’amore di Cristo è fuori da questo ingranaggio perverso... Egli è in grado di dare un cuore a questa terra e di reinventare l’amore laddove pensiamo che la capacità di amare sia morta per sempre» (n. 218).