Misericordia et misera
Lettera apostolica a conclusione del Giubileo straordinario della misericordia
«Questo è il tempo della misericordia. Ogni giorno del nostro cammino è segnato dalla presenza di Dio che guida i nostri passi con la forza della grazia che lo Spirito infonde nel cuore per plasmarlo e renderlo capace di amare… È il tempo della misericordia perché i poveri sentano su di sé lo sguardo rispettoso ma attento di quanti, vinta l’indifferenza, scoprono l’essenziale della vita. È il tempo della misericordia perché ogni peccatore non si stanchi di chiedere perdono e sentire la mano del Padre che sempre accoglie e stringe a sé». È stata pubblicata il 21 novembre, il giorno dopo la chiusura del Giubileo straordinario della misericordia, la lettera apostolica Misericordia et misera, con cui papa Francesco ha voluto trarre un bilancio dell’Anno santo appena celebrato e indicare alcune piste su cui camminare nei prossimi anni, per far sì che questo evento non rimanga circoscritto a un solo anno, ma nasca un’autentica «cultura della misericordia». Particolarmente significative alcune disposizioni che il pontefice ha racchiuso nel documento, e su cui si è concentrata l’attenzione dei media: la possibilità per i confessori di assolvere dal peccato di aborto, la validità del sacramento della riconciliazione amministrato dai sacerdoti della Fraternità San Pio X, l’istituzione della Giornata mondiale dei poveri, da celebrarsi nella XXXIII domenica del Tempo ordinario.
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