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Documenti, 19/2016, 01/11/2016, pag. 618

Il bicentenario dell’indipendenza

I vescovi dell'Argentina

«L’ideale di vivere l’Argentina come una grande famiglia, dove la fraternità, la solidarietà e il bene comune uniscono tutti noi che pellegriniamo in questa storia comune, è ben lungi dall’essere raggiunto». Durante la loro 11a Assemblea plenaria, tenutasi a Pilar dall’11 al 15 aprile 2016, i vescovi argentini hanno approvato il documento Bicentenario dell’indipendenza. Tempo per l’incontro fraterno degli argentini, che è stato poi pubblicato il 12 maggio a Buenos Aires nel corso di un’apposita conferenza stampa. I vescovi, che celebrano i 200 anni dalla fondazione della «casa comune» argentina (9 luglio 1816) come la nascita di «un nuovo popolo», evidenziano però che «l’indipendenza e la libertà, proclamate due secoli fa, non si sono sempre tradotte in un tempo di pace e di progresso per tutti. Province povere e famiglie indigenti e senza casa, con molti argentini ai margini o al di fuori del mondo del lavoro, non riflettono le aspirazioni dei congressisti federali riuniti a Tucumán». I problemi più gravi che vengono individuati sono la corruzione, la disuguaglianza, la droga, la devastazione ambientale. L’8 luglio papa Francesco ha inviato al presidente della Conferenza episcopale argentina un messaggio per il popolo argentino (qui a p. 625).

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