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Documenti
Documenti, 19/2016, 01/11/2016, pag. 597

De concordia inter Codices

De concordia inter Codices

Francesco

Con la lettera apostolica De concordia inter Codices, pubblicata il 15 settembre, papa Francesco modifica alcune norme del Codice di diritto canonico (CIC), con lo scopo di renderle più armoniche rispetto alle previsioni del Codice dei canoni delle Chiese orientali (CCEO). «L’obiettivo delle norme introdotte con il presente motu proprio – scrive il pontefice – è quello di raggiungere una disciplina concorde che offra certezza nel modo di agire pastorale nei casi concreti». I due corpi legislativi, pur essendo autonomi, possiedono alcune norme comuni, specialmente per quanto riguarda i rapporti tra soggetti appartenenti rispettivamente alla Chiesa latina e alle Chiese orientali, che se non perfettamente concordi potrebbero portare a difficoltà giuridiche e pastorali. La questione, nota da tempo, si è fatta più urgente negli ultimi anni, a causa della mobilità della popolazione mondiale, che «ha determinato la presenza di un notevole numero di fedeli orientali in territori latini». La lettera si compone di 11 articoli, che vanno a riformare altrettanti canoni del CIC, ed è il frutto del lavoro di una commissione di esperti del Pontificio consiglio per i testi legislativi, che ha deliberato il nuovo testo durante la sua sessione plenaria.

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Documenti, 2024-15

Accedere al cuore dell’uomo

Lettera sul ruolo della letteratura nella formazione

Francesco

Pensata inizialmente come un tema importante della formazione sacerdotale, e successivamente indirizzata a tutti i fedeli, la Lettera di papa Francesco sul ruolo della letteratura nella formazione, pubblicata il 4 agosto, desidera «proporre un radicale cambio di passo circa la grande attenzione che, nel contesto della formazione dei candidati al sacerdozio, si deve prestare alla letteratura», che consente «un accesso privilegiato… al cuore della cultura umana e più nello specifico al cuore dell’essere umano», mentre è attualmente sottovalutata nel percorso formativo dei preti.

L’importanza della letteratura nell’esistenza spirituale del credente, molto presente a papa Francesco per la sua esperienza di insegnamento negli anni della sua giovinezza a Buenos Aires, è nel testo ricollegata anche al tema dell’inculturazione e della missione.

La lettera del papa evidenzia «il ruolo che la letteratura può svolgere nell’educare il cuore e la mente del pastore o del futuro pastore in direzione di un esercizio libero e umile della propria razionalità, di un riconoscimento fecondo del pluralismo dei linguaggi umani, di un ampliamento della propria sensibilità umana, e infine di una grande apertura spirituale per ascoltare la Voce attraverso tante voci».

 

Documenti, 2024-11

Spes non confundit

Bolla di indizione del giubileo ordinario dell’anno 2025

Francesco

La bolla d’indizione Spes non confundit (La speranza non delude), pubblicata il 9 maggio, scandisce le date del giubileo 2025, che sarà imperniato sul tema «Pellegrini di speranza». Quello che avrà inizio il 24 dicembre 2024 con l’apertura della porta santa di San Pietro e si concluderà il 6 gennaio 2026 sarà il 27° giubileo ordinario della Chiesa cattolica e il secondo del pontificato di papa Francesco, che aveva indetto nel 2015 l’anno santo della misericordia.

La bolla riprende diversi temi propri del significato biblico originario del giubileo, in primis quello dalla pace: «Il primo segno di speranza si traduca in pace per il mondo, che ancora una volta si trova immerso nella tragedia della guerra». La restituzione della speranza è auspicata soprattutto per i poveri e i detenuti, per i quali il papa auspica forme di condono e di amnistia, percorsi di reinserimento e, soprattutto, l’abolizione della pena di morte.

Il giubileo del 2025 incrocerà anche due importanti eventi ecumenici: innanzitutto la ricorrenza dei 1700 anni dal concilio di Nicea (325), primo concilio ecumenico della storia. E poi, per una «provvidenziale circostanza», tutte le Chiese cristiane celebreranno la Pasqua nello stesso giorno. Le significative aperture ecumeniche non trattengono il documento dall’insistere sul tema ecumenicamente divisivo delle indulgenze, regolate dalle successive Norme pubblicate dalla Penitenzieria apostolica il 13 maggio (bit.ly/4dGoDvE). 

 

Attualità, 2024-10

Aa. Vv. (a cura di), E i libri e le anime

Romana Guarnieri. Un itinerario di vita

Francesco Pistoia

Romana Guarnieri (1913-2003), nata a L’Aia da madre olandese e da padre italiano, si trasferisce dodicenne a Roma, si laurea alla Sapienza, incontra nel 1938 don Giuseppe De Luca, ritrova la fede.