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Documenti, 7/2015, 20/02/2015, pag. 1

L'unico nostro titolo di onore

Al Concistoro ordinario pubblico e nella messa con i nuovi cardinali

Francesco

Sabato 14 febbraio, nella Basilica Vaticana, papa Francesco ha tenuto un Concistoro ordinario pubblico per la creazione di venti nuovi cardinali. Nell’occasione, ha pronunciato la sua omelia sull’«inno alla carità» della Prima lettera ai Corinzi, che ha indicato ai cardinali quale «parola-guida» per il loro ministero, contenente «un programma di vita spirituale e pastorale». Il giorno seguente (15 febbraio), presiedendo la concelebrazione eucaristica con i nuovi cardinali e con tutti i porporati convenuti a Roma, ha sottolineato «la compassione di Gesù di fronte all’emarginazione e la sua volontà di integrazione». «Vi esorto a servire la Chiesa in modo tale che i cristiani – edificati dalla nostra testimonianza – non siano tentati di stare con Gesù senza voler stare con gli emarginati», ha detto, perché «sul Vangelo degli emarginati, si gioca e si scopre e si rivela la nostra credibilità!».

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L’importanza della letteratura nell’esistenza spirituale del credente, molto presente a papa Francesco per la sua esperienza di insegnamento negli anni della sua giovinezza a Buenos Aires, è nel testo ricollegata anche al tema dell’inculturazione e della missione.

La lettera del papa evidenzia «il ruolo che la letteratura può svolgere nell’educare il cuore e la mente del pastore o del futuro pastore in direzione di un esercizio libero e umile della propria razionalità, di un riconoscimento fecondo del pluralismo dei linguaggi umani, di un ampliamento della propria sensibilità umana, e infine di una grande apertura spirituale per ascoltare la Voce attraverso tante voci».