Documenti, 38/2015, 30/12/2015, pag. 30
La situazione sociale dell'Europa
«È in atto un indebolimento della coesione europea, sia a livello di incontro tra popoli che tra stati. Nascono forme di reazione particolaristica (...) che, anche se manifestate in forme inadeguate, denunciano una incomprensione diffusa». La Commissione «Caritas in veritate» del Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa ha pubblicato nel giorno di san Martino, 11 novembre, all’inizio delle celebrazioni dei 1700 anni della sua nascita, una riflessione Sull’attuale situazione dell’Europa, il cui il progetto era stato presentato alla Plenaria del CCEE dello scorso settembre. Dal testo emerge anzitutto la preoccupazione per il regresso del processo di integrazione: «I popoli temono di essere ingabbiati in un contesto che ne snaturi le caratteristiche storiche e culturali. Vanno quindi rassicurati con reali garanzie». La gestione del fenomeno migratorio, l’emergenza ecologica, il lavoro, la pace, il dialogo tra le religioni e in particolare con l’islam, vengono segnalate come questioni aperte sulle quali l’Europa – si legge – è chiamata a non chiudersi e battere in ritirata, ma a «mostrare il volto di un continente che ha conosciuto nella sua storia delle verità sugli uomini e sulla loro convivenza ed è disposto a spendere questa sua ricchezza con responsabilità».
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