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Documenti, 37/2015, 04/12/2015, pag. 12

Preziosa eredità del Concilio

Alla commemorazione del 50° anniversario dell'istituzione del Sinodo dei vescovi

Francesco
«Fin dall’inizio del mio ministero come vescovo di Roma ho inteso valorizzare il Sinodo, che costituisce una delle eredità più preziose dell’ultima assise conciliare». Intervenendo lo scorso 17 ottobre, nell’Aula Paolo VI, a conclusione della commemorazione del 50° anni-versario dell’istituzione del Sinodo dei vescovi, papa Francesco ha colto l’occasione per ribadire che «quello che il Signore ci chiede, in un certo senso, è già tutto contenuto nella parola “sinodo”. Camminare insieme – laici, pastori, vescovo di Roma». La sinodalità, dunque, come dimensione costitutiva della Chiesa; una convinzione sostenuta da un’idea alta del sensus fidei, che «impedisce di separare rigidamente tra Ecclesia docens ed Ecclesia discens, giacché anche il gregge possiede un proprio “fiuto” per discernere le nuove strade che il Signore dischiude alla Chiesa». E in una Chiesa sinodale, «il Sinodo dei vescovi è solo la più evidente manifestazione di un dinamismo di comunione» che deve ispirare tutte le decisioni ecclesiali. «Dobbiamo proseguire su questa strada», ha affermato papa Bergoglio, convinto che «proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio».

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