D
Documenti
Documenti, 36/2015, 27/11/2015, pag. 12

Di fronte alla cieca barbarie

Omelia nella messa per le vittime degli attentati del 13 novembre

Card. André Vingt-Trois
«In che cosa il nostro modo di vivere ha potuto provocare un’aggressione così barbara? (...) Come è possibile che dei giovani formatisi nelle nostre scuole e nelle nostre città conoscano una disperazione tale da rendere il fantasma del Califfato e della sua violenza morale e sociale un ideale in grado di mobilitarli?». Dopo i terribili attentati che hanno insanguinato la città di Parigi nella notte del 13 novembre, il card. André Vingt-Trois ha raccolto la comunità cristiana della sua città in una messa per le vittime, le famiglie e la Francia, celebrata domenica 15 novembre nella Cattedrale di Notre-Dame. Nella sua omelia, il vescovo ha dato voce al cordoglio e alle domande di tanti, credenti e non, rimasti sgomenti di fronte all’irruzione di una tale cieca violenza. «Da che cosa si riconoscono un uomo o una donna di speranza?», si è domandato. «Dalla capacità di assumere la prova e di combattere contro le forze della distruzione con serenità e fiducia», ha detto, richiamando i cristiani al loro compito di testimoniare la speranza nella prova in favore di tutti grazie al dono della fede, che è «una luce sul cammino della vita, ma non soltanto per noi. Essa è una luce che consente di comprendere la storia umana, e di illuminarla anche nel suo svolgimento enigmatico».

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.