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Documenti, 20/2015, 06/06/2015, pag. 1

Come pellegrino di pace e di dialogo

Interventi nel viaggio apostolico a Sarajevo (6 giugno 2015)

Francesco
«Oggi, cari fratelli e sorelle, si leva ancora una volta da questa città il grido del popolo di Dio e di tutti gli uomini e le donne di buona volontà: mai più la guerra!». È stato un viaggio breve, ma dal forte valore simbolico quello che ha condotto papa Francesco a Sarajevo, nella martoriata Bosnia ed Erzegovina, lo scorso 6 giugno. Pace e dialogo. Queste le due parole che sono risuonate con maggiore forza e insistenza in tutte le occasioni che papa Bergoglio ha avuto di incontrare la popolazione locale: dalle autorità civili ai leader religiosi, dai sacerdoti e religiosi ai giovani. Pace come impegno; e dialogo (a tutti i livelli) come strumento per la reciproca conoscenza e la ricomposizione delle diversità in una convivenza fraterna, rispettosa della dignità di ogni uomo. «Fare la pace è un lavoro artigianale (...). Beati coloro che seminano pace con le loro azioni quotidiane, con atteggiamenti e gesti di servizio, di fraternità, di dialogo, di misericordia».

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Lettera apostolica nel quarto centenario della nascita di Blaise Pascal

Francesco

«Scienziato esperto di geometria, vale a dire della scienza dei corpi posti nello spazio, e geometra esperto di filosofia, vale a dire della scienza delle menti poste nella storia, Blaise Pascal illuminato dalla grazia della fede poteva così trascrivere la totalità della sua esperienza: “Da tutti i corpi insieme non si saprebbe far uscire un piccolo pensiero: è impossibile, appartiene a un altro ordine. Da tutti i corpi e da tutte le menti non si può trarre un moto di vera carità: è impossibile, appartiene a un altro ordine, soprannaturale”». È una miniera di reminiscenze e di suggestioni pascaliane, tutte capaci di restituire la ricca bellezza del pensiero e della testimonianza di Blaise Pascal, questa lettera apostolica firmata e pubblicata da papa Francesco il 19 giugno 2023, nel quarto centenario della nascita del matematico e filosofo francese. Ma davvero la «totalità della sua esperienza», e in qualche modo lo sviluppo del documento papale che ne fa memoria, è ben riassunta dall’espressione, tratta – come molte altre – dai Pensieri che il papa cita nel paragrafo intitolato «L’ordine del cuore e le sue ragioni di credere», posto poco oltre la metà del testo e ripresa nella parte finale: «Al termine della sua vita breve ma di una ricchezza e fecondità straordinarie, aveva messo l’amore dei fratelli al primo posto».

 

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Francesco a mons. Fernández: custodisci la dottrina della fede

Francesco

Il 1° luglio papa Francesco ha ringraziato il card. Luis Francisco Ladaria Ferrer sj a conclusione del mandato di prefetto del Dicastero per la dottrina della fede e di presidente della Pontificia commissione biblica e della Commissione teologica internazionale, e ha nominato come suo successore mons. Víctor Manuel Fernández, finora arcivescovo di La Plata (Argentina), che prenderà possesso degli incarichi a metà settembre 2023. In modo inusuale il papa ha accompagnato l’incarico con una lettera al nuovo prefetto (L’Osservatore romano 1.7.2023, 9; nostra traduzione dallo spagnolo).