Documenti, 19/2015, 29/05/2015, pag. 9
I cristiani arabo-palestinesi in Israele
Intervento del patriarca latino emerito di Gerusalemme
«Siamo complessivamente una piccola comunità, circa il 2% della popolazione di Israele e Palestina. (...) Nonostante le distinzioni e le divisioni gerarchiche, spesso tra di noi ci sono buoni rapporti». Lo scorso 20 gennaio, il patriarca latino emerito di Gerusalemme, mons. Michel Sabbah, è intervenuto al convegno «Nuove tendenze di ricerca sul tema dell’identità dei cristiani arabo-palestinesi in Israele», organizzato dallo Harry D. Truman Institute dell’Università ebraica di Gerusalemme. Il suo testo, intitolato «I cristiani in Israele e in Medio Oriente, il nostro presente e il nostro futuro», descrive tutta la ricchezza e la diversità della presenza del cristianesimo arabo-palestinese in terra d’Israele e affronta alcune questioni rilevanti, dal punto di vista sia dei responsabili gerarchici sia del popolo. L’approccio da adottare (soprattutto per i pastori) riguardo al conflitto tra Israele e Palestina; la questione della fedeltà allo stato in quanto cittadini e a sé stessi in quanto cristiani; il problema della sicurezza personale («i cristiani in terra di Israele si sentono insicuri»). Sono alcune delle questioni toccate da Sabbah, che in conclusione amplia il suo sguardo da Israele alla condizione dei cristiani in tutta la regione mediorientale.
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