Documenti, 15/2015, 24/04/2015, pag. 18
Cibo che nutre, per una vita sana e santa
Lettera del ministro generale dell'Ordine dei Frati minori conventuali
«La gente considera i francescani persone frugali, anche nella tavola, e soprattutto fratelli universali attenti alle necessità di tutti, in particolare dei poveri. Siamo noi all’altezza di questa fama? Possiamo in qualche modo ripensare in modo creativo i nostri stili di vita, di alimentazione, i criteri con cui usiamo dei beni della terra?». Così fra Marco Tasca, ministro generale dell’Ordine dei Frati minori conventuali, apre la sua lettera per il 2015 indirizzata ai suoi confratelli e intitolata Cibo che nutre. Per una vita sana e santa. Datata 28 febbraio, la lettera è una bella riflessione dedicata – nell’anno dell’Expo di Milano – al tema del cibo e del nutrimento, ai «gravi problemi legati da una parte alla piaga della fame e dall’altra agli eccessi della sovralimentazione», nonché alle ingiustizie che si consumano «nella produzione, distribuzione e fruizione» alimentare. «L’idealità che ci spinge a voler cambiare il mondo comincia da gesti semplici e quotidiani, condivisi e fraterni», ricorda Tasca, sottolineando bene il legame tra il cibo e la dimensione spirituale. «Rendiamo i pasti comuni degli autentici incontri fraterni, in cui il cuore si apre alla gratitudine e all’attenzione alle necessità dei fratelli, (…) perché la tavola dei frati non escluda nessuno».
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