Bolla d'indizione del Giubileo straordinario della misericordia (11.4.2015)
Francesco
«Fratelli e sorelle, il volto di Dio è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza! Avete pensato voi alla pazienza di Dio, la pazienza che lui ha con ciascuno di noi? Quella è la sua misericordia. Sempre ha pazienza: ha pazienza con noi, ci comprende, ci attende, non si stanca di perdonarci se sappiamo tornare a lui con il cuore contrito». Era il 17 marzo 2013, pochi giorni dopo la sua elezione, e papa Francesco dedicava il suo primo Angelus alla misericordia divina, tema che sarebbe diventato un pilastro del suo pontificato. «Il problema è che noi ci stanchiamo di chiedere perdono! Lui, mai si stanca di perdonare», disse ancora, ricordando che la misericordia di Dio «cambia il mondo». Questo magistero, insistentemente ribadito, trova condensazione nell’iniziativa dell’Anno santo straordinario, o Giubileo della misericordia. Pubblichiamo la bolla di indizione, Misericordiae vultus, letta e consegnata da Francesco lo scorso 11 aprile, nella Basilica vaticana, durante i primi Vespri della festa della Divina misericordia.
Documento, 11/04/2015, pag. 1