Pace, un dono e un impegno
Lectio magistralis alla Pontificia università gregoriana
Lo scorso 11 marzo, il cardinale segretario di stato Pietro Parolin è intervenuto all’annuale «Dies Academicus» della Pontificia università gregoriana di Roma. Quest’anno, in un clima geopolitico segnato da una perdurante instabilità, il titolo della giornata era: «La pace: dono di Dio, responsabilità umana, impegno cristiano». Parolin ha sviluppato il tema chiarendo la natura e il compito dell’azione diplomatica della Santa Sede nella costruzione della pace mondiale. «La Santa Sede opera sullo scenario internazionale non per garantire una generica sicurezza (...), ma per sostenere un’idea di pace frutto di giusti rapporti, di rispetto delle norme internazionali, di tutela dei diritti umani fondamentali», ha detto, precisando che la diplomazia vaticana «ha una chiara funzione ecclesiale». Essa «è lo strumento di comunione che unisce il romano pontefice ai vescovi delle Chiese locali o che consente di garantire la vita delle Chiese locali rispetto alle autorità civili», ma anche «il veicolo del successore di Pietro per “raggiungere le periferie”, sia quelle della realtà ecclesiale che quelle della famiglia umana», dove i diplomatici sono chiamati ad agire come «mediatori» per costruire la comunione.
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