Persona, comunione, ecumenismo
Lectio magistralis alla Facoltà teologica di Milano
«Se guardiamo la situazione in cui i cristiani vivono oggi in luoghi quali il Medio Oriente, ci renderemo conto che tutte le differenze dogmatiche ed altre che li hanno divisi per secoli sono sostituite da problemi esistenziali fondamentali comuni, quali la libertà e la dignità personale, o addirittura la vita e la morte». Il dottorato in Teologia honoris causa che la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale ha conferito, lo scorso 24 gennaio, a Ioannis Zizioulas, metropolita di Pergamo, è stato occasione per una riflessione ampia sulla crisi del contesto attuale. Nella sua lectio magistralis, «La santa Trinità e la persona umana», il teologo ortodosso si è soffermato sullo sviluppo storico e sul significato esistenziale dell’idea di persona, che – radicata nella teologia trinitaria – «indica una qualità divina nell’essere umano», proponendo la difesa della personalità dell’uomo come compito ecumenico. «La fede Trinitaria ha dato all’umanità la sua idea più preziosa, la comprensione dell’essere umano come persona. (...) Questo dono prezioso deve servire come il terreno su cui i cristiani divisi possono costruire la loro unità (...). Una teologia della comunione ispirata e derivata dall’esistenza personale trinitaria di Dio è l’unica solida base per l’unità dei cristiani».
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